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IL SI' ALLA CENTRALE A BIOMASSE DI TUSCANIA: interviene Francesco Battistoni (PdL)
Pubblicato da Battistoni in NewTuscia.it • 21/05/2009 5.06.52
VITERBO - Da un comunicato della Prefettura ho appreso che il commissario ad acta per l’esecuzione dell’ordinanza del Consiglio di Stato relativa alla realizzazione della centrale alimentata a biomasse ha concluso la procedura autorizzativa ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003 ed ha provveduto contestualmente a trasmettere al Presidente della Provincia di Viterbo il relativo provvedimento amministrativo firmato in data 16.4.09.

L’autorizzazione rilasciata a seguito di istanza presentata dalla Società Bioenergia e Ambiente a r.l. già Tuscania Bioenergia s.r.l., prevede la costruzione ed esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica della potenza di 10 MW elettrici e 43,5 MW termici, alimentata a biomasse vegetali/legnose, da realizzare nel Comune di Tuscania.

Dopo quattro anni potremmo affermare che finalmente è stata fatta giustizia . Non si capisce ancora perché si è dovuto aspettare quattro anni ed un commissariamento da parte del Consiglio di Stato per l’autorizzazione, che sulla base della normativa in essere era un atto dovuto.

La Prefettura, organo imparziale, chiamato ad intervenire da parte della Giustizia Amministrativa, ha preso atto di tutti i vari passaggi amministrativi e la Giunta Mazzoli ha collezionato l’ennesima brutta figura.


Mazzoli allora aveva riferito: “abbiamo sostenuto quattro ricorsi al Tar e tre al Consiglio di Stato, nell’assoluto rispetto di regole e leggi”. Peccato che le ha perse tutte. Dunque dove sarebbe il rispetto delle regole e delle leggi?


Da una parte infatti ci sono state quattro conferenze di servizi che si sono sempre espresse positivamente dal punto di vista tecnico. Dall’altra la Giunta Mazzoli ha sempre dato l’impressione di opporsi al rilascio dell’autorizzazione, forse per valutazioni di carattere politico?
Mazzoli ha messo in campo ben 6 dirigenti: Ciambella, Pecorelli, Stefani, Gianlorenzo, Stringola, Tosini. Un vero record mondiale. E tutti, salvo Maria Teresa Stringola, non hanno potuto che esprimere un parere tecnico favorevole.


Eppure il Consiglio di Stato era già stato categorico: “è illegittimo l’arresto del procedimento in presenza di una mozione politica a fronte di un esito favorevole per quanto attiene l’aspetto tecnico”.


Non contento Mazzoli aveva chiamato un consulente esterno che ha progettato le famose Linee guida, il cui unico scopo era sembrato quello di bloccare i progetti in essere. Linee guida copiate di pari passo da quelle delle Provincia di Asti. Peccato che in Piemonte questa potestà è stata demandata alle Province, mentre nel Lazio è di stretta competenza regionale. La legge regionale 14/99 infatti delega alle province il solo rilascio delle autorizzazioni alla costruzioni degli impianti, non già i criteri e le procedure di localizzazione che rimangono in capo alla Regione. In effetti le linee guida regionali approvate con DGR n.517 del 18.07.2008. sono meno restrittive e non demandano alle Province la statuizione di ulteriori limiti insediativi.


Ora anche questo maldestro tentativo è stato smascherato. Le linee guida erano una “boutade”, non hanno nessun valore amministrativo. L’ennesime risorse finanziarie inutilmente spese da Mazzoli-Piazzai.


La nomina di un commissario per un ente sta a significare che l’ente non sa fare il proprio mestiere, o meglio che l’ente non ha ottemperato ad un giudicato amministrativo. E’ una omissione grave di atti d’ufficio che potrebbe avere risvolti penali e contabili.
Vediamo cosa diranno nella commissione consigliare d’inchiesta. Accuseranno qualche soggetto esterno oppure si domanderanno come mai la Provincia in quattro anni non ha voluto o saputo rilasciare quanto la legge prevedeva nel termine di sei mesi? Qualcuno si soffermerà a riflettere se la politica può aver condizionato quelle che dovevano essere puramente delle valutazioni tecniche?
Aspettiamo tutti fiduciosi.


Mi complimento con S.E. il Signor Prefetto e con il Commissario nominato i quali, in poco più di un mese, hanno definito una situazione e garantito il rispetto dei diritti di quei cittadini che rischiano in prima persona per creare occasioni di sviluppo e posti di lavoro, cosa che Mazzoli, in quattro anni, non è riuscito a fare e per questo è stato commissariato.
Complimenti Presidente, bella figura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Francesco Battistoni consigliere provinciale PDL

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