“TROPPO FACILE CRITICARE SEMPRE LE GUARDIE”
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 30/10/2009 19.38.31
La critica alla Polizia Urbana è una delle attività cerebrali più diffuse. Le critiche giornaliere rivolte a quelli che una volta venivano chiamati semplicemente “guardie” si può dire che fanno parte delle abitudini giornaliere: come prendere il caffé o lavarsi le mani prima di andare a tavola. Qualche volta queste critiche possono anche risultare oggettive, in generale però come si dice a Tuscania qualsiasi cosa accade la meretrice è sempre “Rosaccia”.
C’è anche chi, bene informato, cerca di offrire argomenti per inquadrare il lavoro della Polizia Urbana nel giusto contesto. “Le Guardie come dipendenti pubblici hanno lo stipendio come tutti i dipendenti pubblici ma a differenza degli altri sono in trincea – racconta Sebastiano - costantemente sotto gli occhi/fucili della gente e continuamente sotto il controllo peraltro giusto dei cittadini: c’è chi fa le foto, chi fa gli esposti, chi addirittura mette loro le mani addosso.
Chi va in un ufficio pubblico entra in punta di piedi, dice “scusi....potrei.... dovrei....”: chi si rivolge alle Guardie, quando non chiamano “a fischio”, è solo per lamentele, urla o parolacce. Le Guardie come Agenti di Polizia “so’ bbone solo a ffà le multe!” se c’è un po’ di traffico è sempre colpa delle Guardie che dovrebbero stare sempre in mezzo al traffico e non di chi dovrebbe migliorare le infrastrutture viarie ferme agli anni ’50. Se fanno troppe multe sono cattivi se non le fanno... “n fanno gnente!”
Ma allora cosa fanno le Guardie? è un lavoro che quando cambia Sindaco, cambiano le direttive.... cambia maggioranza e cambiano le direttive....cambia Comandante e cambiano le direttive: se calcoliamo che nella migliore delle ipotesi si elegge un Sindaco ogni 5 anni e che dal 1998 ad oggi si sono avvicendati 7/8 Comandanti.... provate a immaginare che “linea costante” possono tenere le Guardie!...credete che anche per tutti i cambiamenti hanno colpa le Guardie? Quando andate all’Ufficio Anagrafe, dopo aver fatto la fila, entrate, dite buongiorno, chiedete il certificato e ve ne andate salutando e ringraziando l’impiegato.
Questo bravo impiegato è pagato dal Comune per fare certificati. Le Guardie sono pagate dal Comune per fare le multe ma a loro “grazie” non lo dice mai nessuno ! Se c’è una buca sulla strada o un lampione spento....e magari questo inconveniente si protrae da molto tempo, la colpa è delle Guardie perchè “je l’ho detto cento vorte” non sapendo che c’è un servizio tecnico-manutentivo, pagato per questo tipo di interventi. Quando cambiano le regole ordinarie della viabilità cittadina, la prima domanda che fanno i cittadini alle Guardie è: ”....ma.... ari cambiamo???”... non sapendo che le regole non le scrivono le Guardie, ma l’Ente proprietario della strada che è l’Amministrazione Comunale, democraticamente eletta dalla popolazione... anche da chi fa quelle domande alle Guardie.
Per non parlare poi delle generalizzazioni: se un appartenente alle Guardie dorme....tutte le Guardie dormono! se un appartenente alle Guardie beve... tutte le Guardie bevono! Se il Comune deve chiudere il Cimitero.....”ce pensono le Guardie!” Se il Comune deve chiudere il Parco.... ”ce pensono le Guardie!” Se il Comune deve distribuire la legna al bosco.... ”ce pensono le Guardie!” Se si ritrova un cane randagio..... ”ce pensono le Guardie!” Se bisogna intervenire per qualcuno “poco sano”..... ”ce pensono le Guardie!” Alla discarica c’è la monnezza..... ”ce pensono le Guardie!”
Nel 1995 erano in servizio presso il Comune di Tuscania 10 Guardie, rigorosamente in divisa. Oggi, a distanza di 14 anni le persone in divisa sono 7 e le competenze che la legge attribuisce loro sono aumentate. I vincitori di concorso da Guardia, quando possono, chiedono e ottengono di essere trasferiti negli uffici del Comune, mentre chi sta in ufficio si guarda bene da indossare la divisa da Guardia! Non credete che ci sarà un valido motivo per tutto questo?”.