Le nostre segnalazioni sul degrado confermate dai disagi patiti dai cittadini “E ora cosa farà il sindaco Natali? Continuerà con le sue ironie di pessimo gusto, alle quali abbiamo preferito non replicare, per non ridurre il confronto ad un bisticcio, come lui voleva finisse; o, viceversa, comincerà a prendere sul serio certe questioni che assillano quotidianamente i cittadini, cercando magari anche di trovare le soluzioni adeguate”.
E’ quanto sostiene il movimento civico “Patto per Tuscania”, dopo che la stampa locale, sia cartacea, che on-line, ha dato conto dei problemi provocati dal degrado urbano, a Tuscania.
“E sì perché quando siamo stati noi, a segnalare il degrado e l’abbandono che stanno deteriorando il tessuto urbano e i parchi di Tuscania, dentro e fuori le mura, il primo cittadino non ha trovato di meglio che cimentarsi in un monologo allusivo e abbastanza volgare, con cui, nella sostanza, a sostenuto la tesi secondo la quale “tutto va bene, madama la marchesa”, e che le nostre erano soltanto smanie di protagonismo.
Ora che a denunciare, più o meno, le stesse cose sono i residenti nelle zone degradate, cosa farà il sindaco, comincerà ad insultare anche loro, o, invece, inizierà a prendere sul serio il disagio dei tanti che si trovano a convivere con questa situazione – prosegue la nota – cosa dirà, a coloro che protestano per le buche, per i selciati che saltano, per la sporcizia e gli escrementi dei cani (cosa, quest’ultima, che ha portato anche a iniziative solitarie, come certificato dal sito on-line Toscanella.it): che tutti hanno voglia di apparire?
E quindi sceglierà di non rispondere? In attesa di vedere gli sviluppi, per quanto ci riguarda non possiamo far altro che ribadire quanto già sostenuto, ovvero che occorre intervenire in maniera seria e urgente entro settembre, con un piano straordinario, e nel contempo rivedere appalti e incarichi con ditte e operatori incaricati di tali attività.
Questo è ciò che serve, al di là delle facili ironie, che lasciamo volentieri a chi non ha argomenti più seri per dialogare” chiude la nota del Patto per Tuscania.