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DANIELA POGGI AL CANILE "RIFUGIO SPERANZA"
Pubblicato da Valeria Sebastiani in Nuovo Viterbo Oggi • 28/08/2009 13.59.27
“Ci vuole coraggio per levare gli occhi dalle proprie necessità e per vedere la realtà del mondo intorno a se... Ci vuole ancora più coraggio per non voltare le spalle, trovare scuse per non farsi coinvolgere, o farsi corrompere dalla paura. Occorre coraggio per sentire la verità, per ascoltare la propria coscienza. Perché una volta che lo fai, devi mettere in discussione lo scopo stesso dell'esistenza.



Non ti puoi aspettare di restare seduto senza agire… Ognuno deve fare la sua parte. Per questo il coraggio è triplice: il coraggio di vedere, il coraggio di sentire e il coraggio di agire." Questo pensiero del premio Nobel per la Pace, Aung SAN SUU KYI , apre l’home page del sito internet di Daniela Poggi l’attrice di cinema, teatro, fiction e conduttrice televisiva della quale in molti hanno potuto ammirare la grande capacità di farsi coinvolgere dai più diversi drammi umani nella popolare trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, un pensiero che più di ogni altro ne racconta la sensibilità e l’anima. Daniela Poggi ha deciso ormai da alcuni anni di vivere parte del suo tempo a Tuscania dove ha acquistato un terreno ed un abitazione.

Oltre al compagno, sono suoi coinquilini tre cani, una delle passioni dell’attrice che non poteva certamente restare passiva di fronte all’Odissea del canile e dei volontari di Rifugio Speranza. Abbiamo incontrato Daniela Poggi ieri mattina durante una sua visita al rifugio che ormai da più di 10 anni offre accoglienza ai cani randagi e abbandonati ,dando loro, oltre a cibo e cure mediche, il calore umano che tiene in vita la speranza. “ Ho deciso di vivere a Tuscania- ha esordito la Poggi- perche oltre agli splendidi paesaggi mi hanno affascinato la genuinità della vita e l’accoglienza delle persone con le quali è facile e spontaneo integrarsi.

Tuscania mi è subito parsa una comunità civile e volenterosa ed è per questo che sono rimasta interdetta per le tristi vicende del “Rifugio Speranza”. A mio parere una società civile è quella in cui vengono rispettati i diritti di tutti, compresi quelli degli animali. Tuscania è un paese che vanta origini nobili, quelli della civiltà etrusca, sensibile al rispetto dell’ambiente e di tutte le sue creature, per questo non può permettersi che i diritti degli animali vengano calpestati e rimanere inerme di fronte ad una situazione che si trascina da troppo tempo senza trovare soluzione”- Lei ha subito costruito un ottimo rapporto con Teresa Rita, la volontaria responsabile del rifugio, e ha deciso di dare il suo sostegno all’associazione. Cosa è stato in particolare a spingerla nel suo intento?- “ Più che di sostegno io parlerei di appoggio, il sostegno è importante perché i volontari fino ad oggi si sono dovuti accollare enormi spese mediche, soprattutto per far fronte all’epidemia di Leshmaniosi che ha colpito il rifugio, ma l’appoggio è un'altra cosa: è il prendere su di se delle responsabilità, portare avanti insieme le battaglie necessarie..” – Quello che lei sta facendo assumendo il ruolo di portavoce del canile, un portavoce d’eccezione.. “ Quello che tutti potrebbero fare con un piccolo passo verso la sensibilizzazione.. ad esempio nelle scuole: portando i bambini in visita qui, facendo passare loro del tempo con gli animali gli educheremmo al rispetto di queste creature e sicuramente riusciremo ad evitare parte dei maltrattamenti di cui siamo testimoni; anche gli anziani che sono una comunità molto numerosa, potrebbero passare qui parte delle loro giornate, portare gli animali a passeggio, tenerli qualche tempo senza impegno e poi riconsegnarli alla struttura..”- Senza dubbio delle ottime idee e degli spunti di riflessione da prendere in seria considerazione..ma veniamo al dunque: qual è il motivo che l’ha portata qui oggi?

“ Da tempo seguo il lavoro del “Rifugio speranza” e posso garantire che se ho scelto di parlare a loro favore è perché conosco le cure e l’amore che legano volontari ed animali. Entrando al rifugio non sembra di essere in un canile..certo qui mancano strutture, acqua, luce ma gli animali sono felici, non sono spaventati dall’uomo e lo accolgono come ogni altro compagno di giochi. Ho visto cani che sono arrivati qui maltrattati crudelmente, bruciati, feriti, spaventati che oggi sono animali diversi, sani..hanno recuperato la fiducia e l’amore. Il lavoro fatto dai volontari è stato eccezionale e quello che è successo negli ultimi giorni ha dimostrato che purtroppo spesso non c’è riconoscenza.”- Si riferisce al fatto della chiusura del passaggio che permette ai volontari di raggiungere con le proprie auto il canile? -“ Si mi riferisco a quello.. ma forse tale gesto è servito a qualcosa. Mi dicono che ora il sindaco massimo Natali ha preso in mano la situazione ed ha garantito alla signora Teresa Rita l’apertura del nuovo rifugio, attrezzato, entro dicembre.

Sembra che finalmente la triste Odissea stia giungendo al termine, i volontari potranno continuare ad occuparsi dei cani e potranno fare affidamento su una convenzione che li tutelerebbe e garantirebbe dei vantaggi notevoli per gli animali, come le cure mediche gratuite. E’ una notizia che mi rallegra, l’atto di civiltà e sensibilità dovuto e che tutti aspettavamo. Una promessa di speranza che deve e presto diventerà, realtà..” Daniela Poggi se ne va non prima di aver visitato e salutato tutti gli animali, preoccupandosi e domandando su ognuno di loro, di molti conosce anche il nome, e ci da appuntamento all’inaugurazione del nuovo canile.
VALERIA SEBASTIANI


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