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USO CIVICO: GRAVE DISSERVIZIO NELLA DISTRIBUZIONE DELLA LEGNA DA ARDERE
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 25/03/2009 17.05.01
“ Sabato 21 marzo alle ore 8,15 circa mi sono recato presso la località del Cerro per ritirare la legna da ardere insieme ad altre numerose persone, circa 30 con auto camion e trattori a seguito. Ho chiesto come mai ancora non fosse aperto il cancello per consegnare la legna e tutti mi rispondevano che non sapevano ancora capire il ritardo”.

Questa vicenda è raccontata di uno dei tanti cittadini che hanno acquistato il biglietto della legna dell’uso civico. “Premetto che sabato mattina faceva molto freddo vista la tramontana che tirava e tutti eravamo "imbacuccati" dentro i nostri pesanti giubbotti. Dopo circa un'ora ci siamo innervositi oltre che infreddoliti e abbiamo cominciato ad effettuare delle telefonate verso il comune per chiedere i motivi del ritardo.

Mi veniva risposto da un impiegata che l'addetto all'apertura della catena e alla consegna del legname aveva preso un giorno di permesso al che ribadivo che non c'era nessuna persona a sostituirlo ne un avviso scritto nella prossimità del luogo della consegna per avvisare le persone in attesa. La signora che mi ha risposto al telefono, la responsabile dell'area tecnico amministrativa, si è immediatamente scusata per il disservizio riferendomi che era impossibile che nessuno avesse messo almeno un cartello. Dopo varie disquisizioni verbali, riferivo che in un comune dove si amministra la cosa pubblica una vicenda del genere si chiama "interruzione di pubblico servizio" e che almeno bisognava sostituire l'impiegato che aveva ottenuto regolare permesso per i sui affari personali. Nuovamente la signora si scusava dicendo che avrebbe riferito della vicenda al Responsabile diretto del suo ufficio. Faccio notare che la vendita dei biglietti per la legna è stata interrotta dal 9 al 15 marzo in quanto non c’era sufficiente disponibilità e perché non ancora ultimate le operazioni di taglio.

Facevo inoltre presente al mio interlocutore, di avvisare il responsabile dell'ufficio, di posticipare la data del 14 aprile, data ultima per la consegna del legname in considerazione dei numerosi ritardi accumulati in questo ultimo periodo nella consegna della legna. Mi è stato risposto che avrebbe riferito la cosa a chi di competenza. Ora mi viene qualche dubbio legittimo visto il disservizio: se non posticiperanno la data del 14 aprile per la consegna della legna e i residenti non faranno in tempo a ritirare ciò che hanno già pagato dove andrà questo materiale?

Non vorrei che qualcuno "interessato" alla fine ritiri tutta la legna rimasta, come già successo, per poi rivenderla a prezzi commerciali e quindi doppi rispetto al costo originale del Comune. Gradirei che la presente abbia la migliore divulgazione possibile con l'augurio che possano essere evitate per il futuro tali spiacevoli, per chi le subisce, vicende”.

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