La campagna di scavi 2009 organizzata dall’Associazione Lorenzo de Medici in collaborazione con la soprintendenza archeologica dell’ Etruria Meridionale ed il comune di Tuscania ha portato alla luce una importante sepoltura con loculi, databile nel periodo etrusco ellenistico.
Lo scavo rientra nel progetto curato dal dott. Stefano Giuntoli, che ha già visto importanti risultati durante gli scavi degli scorsi anni presso la loc. Pina delle Rusciare e Fosso Caprino con il rinvenimento di sei sarcofagi ed altri importanti reperti come lo specchio bronzeo attualmente esposto al museo nazionale del Riposo.
La tomba del Pratino è stata individuata alcuni mesi fa e già dalle prime operazioni di scavo si è mostrata interessante perché risultava franata anticamente e quindi inviolata. Allo scavo partecipano archeologi laureati presso l’Università di Firenze e studenti americani provenienti da diversi atenei che sono a Tuscania per partecipare ai corsi estivi della Lorenzo de Medici. Le attività sono dirette e coordinate dal dott. Giuntoli e dalla dott.ssa Domenica Palmieri.
L’intera area interessata dagli scavi viene sorvegliata senza soluzione di continuità dai promotori dell’iniziativa in collaborazione con la caserma dei carabinieri di Tuscania. “Tutti reperti che vengono rinvenuti durante questi scavi – afferma il dott. Stefano Giuntoli – vengono restaurati a Firenze ma torneranno al loro luogo di origine, come è già avvenuto per quanto rinvenuto nelle precedenti campagne di scavo, per essere esposti presso il museo nazionale etrusco di Tuscania”.
L’equipe lavora con grande entusiasmo e passione senza alcun vincolo di orario. Per conto dell’amministrazione comunale l’assessore Eliseo Fulgensi collabora con la Lorenzo de Medici per cercare di rendere agevole il lavoro. “ Queste attività sono importantissime perché ci permettono di valorizzare il territorio del bosco comunale anche dal punto di vista storico oltreché naturalistico. Quest’area è stata individuata per essere inserita in un progetto che abbiamo presentato con il PSR asse 3 – dice l’assessore all’agricoltura Fulgensi – nell’ambito dei PIT.
Il progetto prevede la realizzazione di un sentiero naturalistico didattico, un circuito di dieci chilometri all’interno di quest’area che sarà possibile percorrere non solo a piedi ma anche a cavallo e in bicicletta. Sarà possibile fruire delle tombe etrusche appositamente messe in sicurezza, osservare la flora e la fauna, ottenere informazioni su quanto è possibile vedere attraverso la cartellonistica didattica. Sarà realizzata anche un’area da pic nic. Il PIT per la sua natura di progetto integrato intende favorire la partecipazione delle associazioni che operano nel contesto sociale ed educativo. La realizzazione di un area attrezzata per i campi scuola scout risponderebbe pienamente ai requisiti previsti dal PIT”.