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POLEMICA PER LA SCELTA DEGLI SCRUTATORI
Pubblicato da Valeria Sebastiani in Nuovo Viterbo Oggi • 17/05/2009 5.44.31

Una polemica non da poco quella che si abbatte sulla campagna elettorale già ai ferri corti. La commissione elettorale di cui fanno parte Massimo Natali, candidato a sindaco PdL, Gino del Signore,il cui figlio è uno dei candidati nella lista guidata da Serenella Pallottini ed Eliseo Fulgenzi, in corsa nella lista di Natali, non ha fatto nessuna marcia indietro ed incurante del commissariamento e delle vicissitudini particolari della politica della cittadina hanno scelto di loro iniziativa i 28 scrutatori elettorali per le prossime elezioni amministrative, tra i 600 cittadini che ne avevano fatto richiesta. Indignate ovviamente le reazioni dei candidati delle liste Patto per Tuscania e Tuscania città Aperta, guidate da Brachetti e Liberati, che avevano proposto di procedere all'assegnazione delle cariche di scrutatori per sorteggio, un modo democratico di agire che avrebbe lasciato alla sorte ogni decisione ed escluso favoritismi personali e giochi politici. Il sorteggio, va detto, non è previsto dalla legge elettorale, ma tra persone civili e in una cittadina dove tutti si conoscono rimane senza dubbio il modo più indolore per non scontentare nessuno. Ovviamente si grida alla 'Vergogna', anche da volantini firmati che circolano già per il paese, e si chiede ai cittadini di prendere atto dei metodi di chi vorrebbe rappresentarli e di trarne le adeguate conclusioni. Ovviamente la decisione di Natali, Fulgenzi e Del Signore non può che far pensar male agli altri candidati, che hanno visto nella mossa assolutistica un astuto giochetto elettorale di Natali e della Pallottini. Sembrano sfumare definitivamente le premesse di una campagna elettorale all'insegna del rispetto reciproco già duramente provate dalla crisi scoppiata all'interno della PdL e da alcune voci faziose e gesti denigratori su alcuni candidati a sindaco. Intanto a fare le spese degli sgambetti elettorali sono stati i 572 cittadini esclusi dalla possibilità di essere scelti democraticamente e non per favoritismi o tornaconti personali, quali scrutatori dei risultati di questa campagna elettorale al vetriolo. Valeria Sebastiani


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