PATTO PER TUSCANIA: MERITO NOSTRO I LAVORI A RIO FECCIARO E NELL’ EX ACQUEDOTTO
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 30/07/2009 7.06.07
La lista Patto per Tuscania rivendica i meriti delle opere pubbliche che stanno per essere avviate già dalle prossime settimane.
Ad indispettire i rappresentanti della lista guidata da Regino Brachetti alle ultime elezioni comunali e che hanno sostenuto anche la passata amministrazione guidata da Cappelli, sono stati in particolare le dichiarazioni di Eliseo Fulgensi oggi assessore all’agricoltura già assessore ai LLPP proprio nella giunta Cappelli nel momento in cui veniva realizzato il parcheggio di Rio Fecciaro. “Abbiamo appreso dalla stampa che il comune di Tuscania – si legge nel comunicato della lista Patto per Tuscania - ha acceso il semaforo verde per il progetto di risanamento ambientale dell’area di Rio Fecciaro: tenendo conto che quello siglato dall’amministrazione è solamente un accordo bonario con i proprietari dei terreni interessati, la cosa ci fa oltremodo piacere, visto che ciò che è stato finalmente sbloccato è un intervento avviato dalla precedente amministrazione, e finanziato dalla Regione, in virtù dei buoni uffici dell’ex presidente del consiglio comunale.
Ciò che ci incuriosisce, però, è il ruolo, nella vicenda, dell’assessore Eliseo Fulgenzi, considerato che nell’articolo viene indicato come assessore ai Lavori pubblici, delega che, a quanto ci risulta, non ha in questa amministrazione, ma che aveva, viceversa, nella precedente, ovvero quella che ha contribuito ad affossare con il suo tradimento.
Forse si è trattato di un lapsus, o di una volontà nascosta di ritorno al passato, tenendo conto che fu proprio a causa del suo evidente voltafaccia alla coalizione in cui era stato eletto, consumato insieme ad altri personaggi come lui facili a riciclarsi, se il progetto per Rio Fecciaro è rimasto fermo per oltre un anno e mezzo.
Oggi, con sprezzo del ridicolo, Fulgenzi si “rivende” il progetto, rispiegando ai cittadini cose note, che forse potevano essere già realizzate, almeno in parte, senza il colpo di palazzo di cui è stato tra i protagonisti. Fedele al motto latino “repetita iuvant”, l’assessore ci propina per la seconda volta la stessa minestra, e forse, visti i precedenti, in cuor suo pensa già alla terza”.
Non passa inosservata neanche l’assenza di ogni riferimento al costante impegno del consigliere provinciale Giuseppe Brachetti a favore delle iniziative intraprese dall’ente di gestore della riserva. Per quanto riguarda l’avvio dei lavori per la realizzazione della sede e del centro visita della riserva naturale nella struttura dell’ex acquedotto delle Cerquette che sono stati appaltati dall’amministrazione provinciale, il consigliere provinciale Giuseppe Brachetti puntualizza: “Questa iniziativa è parte di un programma di sviluppo molto più ampio, vale la pena ricordare che la realizzazione della sede della riserva costituisce un importante punto di riferimento per i proprietari ma anche per quanti avranno il piacere di visitarla.
Non mi riferisco solo agli appassionati del turismo verde ma in particolare alle scuole che potranno trovare nell’ufficio informazione oltre al materiale didattico anche l’opportunità di realizzare visite guidate. Accennavo che questo intervento fa parte di un più ampio progetto, difatti sono in programma altri interventi.
Mi riferisco in particolare all’intervento finalizzato alla tutela delle acque con la realizzazione dell’impianto di fito depurazione nei pressi del fiume Marta per il quale l’ente di gestione della riserva e l’amministrazione provinciale hanno già approvato i progetti e reperito i finanziamenti.
Altre importanti iniziative riguardano gli interventi per la tutela della bio diversità nel bosco della Sughereta, il restauro funzionale del vecchio molino in località la Moletta, la realizzazione di sentieri naturalistici, l’avvio del progetto in collaborazione con le associazioni venatorie per la prevenzione dei danni della fauna selvatica, l’apertura del sentiero naturalistico sul fiume Marta che interessa un lungo tratto del territorio di Tuscania toccando siti di elevato pregio naturalistico come le necropoli etrusche delle scalette, di Pian di Mola, della Peschiera e quella della Regina”.