Il Pd tuscanese ha uno strano concetto di democrazia
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Matteo Antonucci in
Articoli Toscanella 20/05/2009 19.16.43
Leggo, con stupore, le dichiarazioni del Pd tuscanese sulla centrale a bio-masse che dovrebbe essere realizzata a Tuscania.
Mi auguro che siano soltanto il portato di una totale non conoscenza della questione, che assieme a molte persone e soggetti politici, seguo da anni.
Vorrei ricordare che i tuscanesi su questa vicenda si sono già espressi, legittimando, ormai tre anni fa , l’amministrazione Cappelli, l’unica che allora si opponeva chiaramente alla realizzazione della centrale.
Contro il progetto si sono espressi molti consiglieri provinciali, in alcuni casi anche appartenenti al Pd.
La Regione Lazio e la Provincia di Viterbo hanno voluto riaffermare la loro contrarietà attraverso il varo di piani energetici che non prevedono la costruzione di impianti come quelli che si vorrebbero realizzare nel nostro territorio.
L’Università Agraria di Tarquinia ha addirittura realizzato uno studio sulle ricadute potenziali dell’opera.
In molte occasioni pubbliche il Presidente della Provincia, Mazzoli, si è espresso con forza contro la centrale a biomasse.
Per il Pd tuscanese tutto questo non conta, la democrazia e la partecipazione popolare è ridotta a mero atto burocratico.
Secondo costoro una sentenza amministrativa dovrebbe tacitare il volere di un’intera comunità locale, in contraddizione con le vocazioni storico ambientali ed economiche del territorio.
Chi osa non essere d’accordo viene addirittura tacciato di eversione (sic). Neppure Berlusconi in Val di Susa era arrivato ad utilizzare tali risibili argomenti.
Per quello che ci riguarda, continueremo ad opporci ad un’opera profondamente dannosa e fuori contesto, mettendo in campo tutti gli strumenti democratici utilizzabili.
Capiamo gli imbarazzi del Pd tuscanese, ma non servono gli anatemi, serve entrare nel merito della questione. Serve aprire un confronto vero sul modello di sviluppo che si vuole proporre per Tuscania nei prossimi anni. Serve misurarsi con le proposte concrete.
Sinistra e Libertà lo farà pubblicamente il 4 di giugno quando, alla presenza del consigliere regionale Enrico Fontana, spiegherà le ragioni dell’opposizione alla centrale a biomasse, e, nel contempo, avanzerà proposte concrete su energia, gestione dei rifiuti, valorizzazione e tutela del territorio.
Mi rendo anche disponibile a organizzare un’assemblea pubblica con tutti i candidati , credo che sia legittimo informare i tuscanesi su chi ha voluto e vuole la mega-centrale e soprattutto su quali sono i rischi che questa comporta.
Matteo ANTONUCCI, candidato di Sinistra e Libertà nella Lista “Patto per Tuscania”