CEREALI: PREZZI STRACCIATI ALLA RACCOLTA
Pubblicato da
Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 24/08/2009 9.06.15
L’impennata al ribasso dei prezzi dei prodotti cerealicoli preoccupa gli agricoltori. “ Generalmente il prezzo alla raccolta dimostra una quotazione più alta di quella che potrebbe essere fissata in autunno – afferma un produttore cerealicolo – non è una regola fissa è successo anche il contrario, c’è poco da sperare però stando alle attuali quotazioni della borsa di Bologna che è quella che praticamente viene utilizzata come riferimento dagli industriali che acquistano i nostri prodotti”. Le quotazioni del 20 agosto scorso hanno registrato un ribasso molto consistente per il grano tenero ed il mais, il grano duro invece ha accusato un ribasso più contenuto. “Un quintale di grano tenero costa praticamente meno di una piadina al prosciutto accompagnata da un bicchiere di birra – dice amareggiato un altro agricoltore – il mais ha visto peggiorare le proprie quotazioni di settimana in settimana. Con questo mercato dei prezzi non esiste nessuna possibilità competere neanche con i prodotti di qualità. La qualità in questo particolare momento di crisi economica è soltanto una bella parola”.