DA ESPONENTI DELL’ASSOCIAZIONISMO: APPELLO AL PD PER UNIRE LE FORZE DEL CENTRO SINISTRA
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 18/04/2009 16.19.19
La lunga stagione politica contrassegnata dalle divisioni all’interno degli schieramenti di centro destra e centro sinistra potrebbe giungere al termine. E’ quasi sicuro ormai che tutte le componenti del PDL siano a pochi metri dal traguardo per raggiungere l’obiettivo di un'unica lista con cui aspirare a vincere le prossime elezioni comunali.
Il centro sinistra invece è ancora lontano da tale risultato. Proprio per questo, dal mondo dell’associazionismo, è stato diffuso un appello all’unità del centro sinistra. “Quella di Regino Brachetti è una candidatura in grado di garantire i valori e i principi del riformismo solidale a cui il centro-sinistra, da sempre, si ispira.
Non si comprende, quindi, il motivo per il quale i partiti che fanno riferimento a questa area, con il Pd in testa, invece di cercare una intesa attorno a questa ipotesi, si lanciano in una sfida fratricida, il cui risultato sarà una inevitabile coda di polemiche e rancori, che si ripercuoteranno, immancabilmente, anche sull’esito delle elezioni amministrative”.
A chiedere al centro-sinistra di riflettere sulla possibilità di un’intesa, in chiave elettorale, con Regino Brachetti e con il movimento civico “Patto per Tuscania”, da lui guidato, è un consistente gruppo di persone che gravita attorno al mondo dell’associazionismo, particolarmente effervescente nella cittadina etrusca, la cui matrice politica è circoscritta nell’ambito dell’elettorato centrista, moderato e riformista.
“E’ assolutamente incomprensibile la ragione per la quale finora non è stata tentata nessuna forma di accordo con un referente politico, Regino Brachetti, che sia a livello regionale, che a quello provinciale, ha dato, e sta dando, prova di lealtà e fedeltà alle coalizioni di centro-sinistra che governano Regione Lazio e Provincia di Viterbo – prosegue la nota – tale atteggiamento si capisce ancor meno, alla luce della necessità, per Tuscania, di ricercare, attraverso la pacificazione e la concordia, una nuova stagione di collaborazione tra tutti coloro che intendono lavorare per la città, dopo anni di divisioni feroci e scontri rovinosi, culminati con il Commissariamento e con uno dei peggiori periodi della nostra storia amministrativa.
La nuova amministrazione avrà molto da lavorare, e dovrà contare sul massimo consenso possibile, per attuare le scelte necessarie a ridare alla città il ruolo che le spetta: sarebbe opportuno che tale consenso cominciasse a saldarsi già prima delle elezioni”.