Arriva dal mondo scientifico un’altra bella notizia per Tuscania. Il prof. Riccardo Valentini, ordinario di Ecologia Forestale al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e delle sue Risorse dell’università degli Studi della Tuscia, è stato nominato, per tre anni, presidente del Global Terrestrial Observing System.
È la prima volta che un italiano viene nominato alla direzione di questo programma. L’aspetto geopolitico dell’ambiente sta diventando sempre più rilevante. Le economie di intere aree geopolitiche, la loro stabilità interna e i rapporti con i loro vicini, possono essere influenzati dalle tendenze ambientali, sia naturali sia risultanti dalle attività umane.
Eventi quali, tra i molti, la siccità, le inondazioni, le frane, le eruzioni di vulcani, i terremoti, nonché l’azione del moto ondoso in particolare sulle zone abitate delle coste, possono mettere in pericolo ripetutamente e repentinamente la sicurezza dei cittadini, ma anche causare difficoltà economiche tali da negare ogni possibilità di sviluppo e di espansione sociale, determinando, in molti casi, ondate migratorie non soltanto nel Paese dove tali eventi si sono manifestati, ma anche in Paesi limitrofi, se non remoti. In conseguenza di ciò, la situazione geopolitica internazionale potrebbe diventare sempre più fragile perché le azioni di un Paese inciderebbero sempre di più su altri Paesi, con la possibilità di destabilizzare intere regioni.
L’informazione in questo contesto ha un ruolo essenziale sia nel mitigare i diversi i rischi, sia nel prevedere e fronteggiare gli effetti causati anche da cataclismi naturali e da incidenti industriali rilevanti. Il Gtos, che adesso presiede il prof. Riccardo Valentini è un programma internazionale di monitoraggio ambientale coordinato da Fao, Unesco, United Nation Environment Programme (Unep), Wmo (World Meteorological Organization), e Icsu (International Council of Scientific Unions.
Scopo principale del Gtos è di monitorare gli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi terrestri, valutando in particolare la riduzione delle risorse ambientali in supporto allo sviluppo sostenibile. L’attenzione del Gtos verte non solo sul cambiamento climatico, ma anche sulle emissioni di gas serra, la degradazione del territorio e la perdita di biodiversità.