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“PAESAGGI DI SUONI”; L’ASSOCIAZIONE REAL DREAMS RACCOMANDA IL CONCERTO DEI LOU DALFIN
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 23/07/2009 17.41.02
La Real Dreams, l’associazione culturale tuscanese che si sta distinguendo per l’impegno nella produzione multimediale e nella realizzazione di eventi rivolti soprattutto all’universo giovanile, “raccomanda” la partecipazione al concerto dei Lou Dalfin che si terrà sabato 25 luglio alle ore 21,30 in Piazza Basile nell’ambito del Festival Paesaggi di Suoni.
“E’ difficile definire cosa siano i Lou Dalfin. Innanzitutto non si tratta semplicemente di un gruppo musicale – commentano i promotori della Real Dreams - o almeno, non solo. Nelle vallate occitane del Piemonte la band di Sergio Berardo è diventata un fenomeno di costume che ha letteralmente modificato le abitudini di divertimento della gente diventantando un fenomeno di massa.
E’ il nuovo suono dei Lou Dalfin. Un’ideale e un fine esplicito ne indicano la direzione: rendere la tradizione occitana fruibile dal maggior numero di persone possibili. Perché le radici culturali di pochi divengano patrimonio di tutti.
A coronare l’ottimo successo di critica e pubblico nel mese di ottobre 2004 arriva il riconoscimento forse più importante dell’intera storia di Lou Dalfin: il Premio Tenco per il miglior album in dialetto, quel premio che è stato assegnato per la prima volta a Fabrizio De André con “Creuza de ma”.
“E’ difficile definire cosa siano i Lou Dalfin. Innanzitutto non si tratta semplicemente di un gruppo musicale – commentano i promotori della Real Dreams - o almeno, non solo. Nelle vallate occitane del Piemonte la band di Sergio Berardo è diventata un fenomeno di costume che ha letteralmente modificato le abitudini di divertimento della gente diventantando un fenomeno di massa.
E’ il nuovo suono dei Lou Dalfin. Un’ideale e un fine esplicito ne indicano la direzione: rendere la tradizione occitana fruibile dal maggior numero di persone possibili. Perché le radici culturali di pochi divengano patrimonio di tutti.
A coronare l’ottimo successo di critica e pubblico nel mese di ottobre 2004 arriva il riconoscimento forse più importante dell’intera storia di Lou Dalfin: il Premio Tenco per il miglior album in dialetto, quel premio che è stato assegnato per la prima volta a Fabrizio De André con “Creuza de ma”.