Succede a Tuscania - Articoli 2009       

A chiudere la seconda stagione di Tuscania in ballo, sabato 28 marzo in scena al Teatro Comunale il Rivellino due soli, MAGLIE e MERCE, che racchiudono l’universo poetico e l’innovativo linguaggio coreografico della giovane danzatrice Ambra Senatore. Acuta osservatrice della realtà che restituisce per frammenti, come flash ironici e stralunati che gettano nuova luce sulla nostra quotidianità, l’artista torinese si è appena giudicata il Premio Equilibrio 2009 per "la capacità di saper coniugare danza e dimensione concettuale con grande intelligenza e ironia.

Ricca di inventiva e di idee, Ambra Senatore ha dimostrato grande consapevolezza nell'uso dei diversi elementi che compongono la sua proposta scenica e grande abilità nell'unire il linguaggio coreografico a quello teatrale".

Questa sua cifra particolare, fatta spesso di semplici azioni, piccoli suoni e oggetti consueti, sempre caratterizzata da una vena umoristica e surreale con cui guardare la realtà, si ritrova anche in Maglie, coreografia nata nell’ambito di Spazio Piemonte 2008, la sezione piemontese, di sostegno alla produzione, del progetto Spazi per la danza contemporanea. A proposito di Maglie, la Senatore scrive: Ci sono pezzi di vita raccolti; pezzi concreti: oggetti con cui esiste un legame affettivo. È un fatto semplice e che accomuna gli esseri umani.

Tra questi per me c'è una serie di maglioni, fatti a mano da una persona amata. Sono parti tangibili di memoria famigliare. Saranno sulla scena, abitata da più creature: una vivente, altre di pezza, di resina, ma animate a tratti. Maglie per ora è un passaggio, una raccolta di memoria e di presente. C'è all'inizio un'idea, un'intuizione, una piccola chiarezza, un desiderio semplice. Spero anche dopo, nel creare, di restare semplice, tra sottile tragedia e umorismo.

Fatto di frammenti di danza e di situazioni, Merce è una sorta di divertente catalogo che racchiude in ogni sua porzione un segmento del percorso artistico della giovane danzatrice, messo in vendita con le sue specifiche caratteristiche e con il suo specifico prezzo di mercato, perché anche la creazione viene inglobata, prima o poi, nei meccanismi del commercio.

E allora Ambra Senatore propone qui una divertente e divertita esposizione dei suoi prodotti d’artigianato, come immagini fissate su un catalogo promozionale, in uno scherzo elegantemente provocatorio dal quale emergono il tema dell’offrirsi come oggetto, l’anomalia grottesca del nostro quotidiano sottoposto ormai costantemente alla vista e al giudizio dell’altro, ed uno sguardo ironico sui cliché dell’universo coreutico.