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MULTE - PATTO PER TUSCANIA: PRIVILEGI AGLI ASSESSORI
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 11/07/2009 3.52.03

Per le auto degli assessori valgono le stesse regole in vigore per i comuni cittadini? “Per le auto degli assessori valgono le stesse regole in vigore per i comuni cittadini di Tuscania, oppure per loro le prescrizioni previste dal Piano parcheggi non sono valide?”.

A chiederselo è Francesco Fano, imprenditore che alle ultime elezioni amministrative si è candidato nella lista “Patto per Tuscania”, dopo aver appreso quanto è accaduto ieri sera, intorno alle 18,30, in piazza Basile, davanti al Comune.

“In quello spazio il Piano parcheggi prevede il divieto assoluto di sosta a partire dalle 14: nel tardo pomeriggio di ieri, però, stazionavano in piazza Basile 7-8 automobili, senza alcuna apparente autorizzazione, tanto che un’ausiliaria del traffico, in servizio nella zona, ha provveduto, come il dovere le imponeva, a elevare le conseguenti multe per divieto di sosta – prosegue Fano – a quel punto è uscito dal Comune l’assessore Eliseo Fulgenzi, visibilmente contrariato, che prima si è rivolto all’ausiliaria sostenendo che le auto erano lì perché era in corso una riunione, quindi, non si comprende a quale titolo, ha tolto personalmente le multe dai lunotti di tutte le macchine, portandosele con sé.

Già questo atteggiamento sarebbe sufficiente a provocare la legittima irritazione dei tanti cittadini che, da mesi, vengono colpiti dalle rigide regole imposte dal piano parcheggi, e pagano in silenzio le relative multe; ma a rendere la cosa ancor più fastidiosa è il dubbio che qualcuno voglia godere di privilegi ingiustificati.

Non si spiega altrimenti il comportamento dell’assessore Fulgenzi, che ha pure visto bene di requisire tutti i tagliandi, non si capisce per quale motivo e in base a quale autorità.
Ora, premesso che fino a prova contraria anche per le riunioni degli amministratori comunali dovrebbero valere le regole che valgono per gli altri cittadini, sarebbe curioso conoscere il destino delle contravvenzioni elevate: qualcuno le pagherà, oppure le “superiori ragioni dell’amministrazione pubblica” avranno un effetto sanatoria?” conclude Fano.

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