LICENZIAMENTI OPERAI DELLA CARTIERA: LA CISL CHIEDE INTERVENTI RISOLUTORI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 30/12/2009 8.59.07
Il segretario provinciale della CISL, Fortunato Mannino, chiede che vengano unite tutte le forze per cercare di trovare una soluzione che permetta agli operai e all’azienda di ritornare a lavorare e produrre.
“ La vicenda della cartiera di Tuscania ha dell’incredibile – sostiene Fortunato Mannino segretario provinciale della Cisl – alla giusta rivendicazione degli operai che chiedono semplicemente di essere pagati, l’azienda risponde con il licenziamento. Una vertenza nata per il riconoscimento di un diritto sacrosanto trasformata in un dramma sociale”. La Cisl ha già partecipato ad un incontro con il sindaco di Tuscania Massimo Natali e oggi incontrerà il Prefetto Vicario dott. Tarricone in una riunione a cui partecipano tutte le parti interessate.
“ Siamo dell’avviso che sia necessario un grande impegno unitario per uscire da questa difficile situazione. Gli amministratori e i rappresentanti politici della provincia e della regione – dice Mannino – devono impegnarsi, ognuno per le proprie competenze, per cercare di garantire un futuro all’unica realtà industriale del comune di Tuscania.
Abbiamo già avanzato una proposta unitaria per aprire un tavolo di discussione e confronto con tutte le parti interessate al fine di trovare in primo luogo una soluzione ai bisogni delle maestranze che aspettano di ricevere il salario maturato e in secondo luogo ma non meno importante l’avvio di un progetto che consenta la salvaguardia dei posti di lavoro.
Abbiamo ritenuto molto positivo l’impegno del sindaco di Tuscania, assunto a termine dell’incontro tenuto lo scorso ventiquattro dicembre, di attivare ogni possibile iniziativa al fine di superare questa difficile situazione che sta creando gravi problemi ai lavoratori e alle loro famiglie”. L’attenzione alla complicata situazione della cartiera di Tuscania unita alla volontà di unire gli sforzi da parte delle forze sindacali e delle istituzioni rappresentano per i lavoratori motivo di fiducia e speranza sulla possibilità di salvaguardare il posto di lavoro.
A margine di tutte le iniziative di carattere sindacale messe in atto per cercare di chiudere positivamente la vertenza aperta, il sindacato sta valutando se potrebbero esistere e quali nuove prospettive per un piano di riconversione industriale che possa positivamente misurarsi con le nuove, se pure difficili, esigenze del mercato.
Un importante contributo in questa direzione potrebbe giungere dalla Regione Lazio e dall’Amministrazione provinciale che sono entrambe impegnate nella valorizzazione e gestione della riserva naturale entro la quale, se pure in regime di deroga, si colloca l’insediamento industriale di Tuscania.