Succede a Tuscania - Articoli 2009       

     Articoli nei giornali locali e sul web

Cerca nel Blog
FRANCESCA MORETTI, UN'ATLETA DI SERIE... A1
Pubblicato da Paola Pierdomenico in TusciaWeb.it • 18/08/2009 7.18.21
Pallavolo - La schiacciatrice di Tuscania ingaggiata dalla società pugliese del Florens Castellana.

E' bionda. Ha gli occhi azzurri. E' alta 1 e 85. E non è una velina.
Francesca Moretti, atleta viterbese classe 1985, giocherà in serie A1.

Vestirà la maglia della società pugliese del Florens Castellana, squadra del Castellana Grotte in provincia di Bari.

La schiacciatrice di Tuscania ha raggiunto così un importante traguardo, nonostante la giovane età.

E’ la prima pallavolista del Viterbese a centrare l’obiettivo. Anzi no. Per la precisione è la seconda. Prima di lei un’altra, Anna Maria Centolani. Un'atleta che la Moretti conosce bene. E’ sua madre.

La Centolani ha giocato in serie A1 dal 1972 al 1978. Una vocazione sportiva che ha poi trasmesso alla figlia.

Ora toccherà a Francesca vestire la maglia dell'A1.

Della serie, il talento è un vizio di famiglia.

Francesca ha dedicato la sua vita allo sport. Sacrificio, talento e tanta passione. Ecco il mix vincente che l’ha portata così in alto. Il suo impegno inizia nel 1996, quando a soli undici anni comincia a giocare nella squadra del suo paese, il Tuscania.

All'inizio era un gioco. Uno sport per stare insieme con le amiche. Poi è esplosa la passione.

Tanta passione, ma anche tanto sacrificio. A differenza delle coetanee, che vanno in discoteca, lei va in palestra ad allenarsi. Lascia presto Tuscania per trasferirsi fuori. Oltremare. In Sardegna. Poi a Benevento. Una passione e tanti traguardi che la ripagano comunque di qualsiasi sacrificio.

Il successo non l'ha cambiata. Francesca è rimasta una ragazza con le idee chiare. Studia e appena può torna a casa per stare con la sua famiglia.

Quando inizia la tua avventura da pallavolista?
“Oddio, chi si ricorda – dice ridendo -. Più di dieci anni fa. Nella squadra del mio paese, il Tuscania. Subito dopo è arrivata la chiamata del Civita Castellana in serie C (2000/2002). Dal 2002 al 2005 ho giocato a Narni in B2.

Poi ho disputato tre stagioni in B1, due a Rieti e una a Tortolì, in Sardegna. E l'anno scorso ho giocato a Benevento in serie A2. Ora...”.

In serie A1…
“Sì, la serie A1. E' la prima esperienza , quindi è tutto da sperimentare. E' un traguardo, che tutti gli atleti sognano. Ma non un punto di arrivo. Più che altro uno stimolo a dare il massimo. Speriamo vada bene. Sarà un'esperienza positiva al di là di tutto, perché ho faticato tanto per arrivarci”.

Come passi la tua giornata d'atleta?
“Beh... la giornata di un atleta è in palestra. Mi sveglio la mattina e da subito inizio l'allenamento. Una breve pausa per il pranzo e poi di nuovo al lavoro. Tutti i giorni. E nel fine settimana ci sono le le partite, in casa o in trasferta”.

E lo studio?
“Frequento l'università. Tra i miei obiettivi c'è sicuramente la laurea. Per questo cerco di ritagliarmi degli spazi nelle giornate libere. Specie dopo le partite o la sera. E' un po' faticoso, basta solo organizzarsi”.

C'è un episodio della tua carriera che ricordi con più emozione?
“Mah, sicuramente aver ottenuto la serie A1. L'esserci arrivata perché voluta dalla società, dopo che mi hanno visto giocare. I momenti belli e le soddisfazioni sono stati tanti. Però questo non ha paragoni”.

A chi dedicherai il tuo primo punto?
“Senza dubbio alla mia famiglia, perché ha avuto un ruolo importante. All'inizio avevo deciso di restare a studiare a Tuscania. Loro mi accompagnavano a Narni o a Civita Castellana per gli allenamenti serali. Sono stati sempre un sostegno e mai un ostacolo e per questo li ringrazio e dedico loro il mio successo


I commenti, a causa di qualcuno che offende, devono essere approvati dall'amministratore del sito