Appena un mese fa avevamo segnalato come i servizi sociali, per il Comune di Tuscania, fossero solamente dei meri accessori da togliere con una certa leggerezza, in virtù di un presunto risparmio che, volendo, potrebbe essere raggiunto per altre vie, molto più efficaci e giuste.
Era il caso della chiusura della mensa per gli anziani. Ma, purtroppo, dobbiamo constatare che la mannaia comunale sul sociale non si è fermata qui.
I sindacati del consorzio TSPA, infatti, hanno comunicato lo stato di agitazione dei 9 dipendenti, adibiti a più mansioni, che si trovano ora nella drammatica eventualità di perdere il posto, a causa dei ritardi nel trasferimento dei fondi dal comune allo stesso consorzio, che, tra gli altri disagi, hanno provocato il mancato pagamento delle retribuzioni per le prestazioni di agosto.
Per queste motivazioni, si sta procedendo con l’attuazione una forma di protesta che consisterà in un presidio permanente del personale dipendente e dei sindacati stessi in piazza Basile, dove si trova la sede del comune di Tuscania. Comune che ad oggi, non risulta in grado né di gestire né di risolvere il problema, visto che, dopo circa un anno di stallo, è fermo ad una delega ad esperti della materia che dovranno definire se si tratti di un consorzio di funzioni oppure di servizi, deliberandone, intanto, la sua messa in liquidazione.
Il Partito Democratico di Tuscania non può che esprimere massima solidarietà e, soprattutto, dare voce a quei 9 dipendenti che ora non sanno cosa ne sarà del loro futuro, vivendo un presente di profonda incertezza e preoccupazione.
