● – COMUNITÀ PARROCCHIALE DI TUSCANIA: “E’ GIUNTO IL MOMENTO DI FARE UN PO’ DI CHIAREZZA!” (e un po’ di conti). - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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● – COMUNITÀ PARROCCHIALE DI TUSCANIA: “E’ GIUNTO IL MOMENTO DI FARE UN PO’ DI CHIAREZZA!” (e un po’ di conti).

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
Ricevo dalla Comunità Parrocchiale di Tuscania questa situazione finanziaria delle ex parrocchie, una situazione che la nuova gestione della parrocchia si è trovata al momento del suo insediamento (30/09/2015), una situazione che è confortata da documentazione varia (registri e Istituti di Credito) e che vuole cercare di fare un po’ di chiarezza dopo tante chiacchiere, falsità, lettere anonime, accuse ingiuste non degne di una comunità spirituale. Non voglio commentare le cifre sottoelencate, perché si commentano da sole, non sono cifre difficili e si comprendono chiaramente, ognuno tiri le proprie somme. Il parroco specifica alla fine della lettera che la pubblicazione di questi conti è stata autorizzata dalla Curia. Voglio solo fare una riflessione e un appello alla “parte buona” dei parrocchiani che si adoperino per fare cessare gli stillicidi che si perpetuano da oltre un anno, il vangelo è un messaggio di pace, di speranza, di verità e non rispecchia certamente certe azioni che niente hanno a che vedere con il Nuovo Testamento.
Luigi Pica
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E’ giunto il momento di fare un po’ di chiarezza!
 
Di fronte al perdurare di voci denigratorie riguardanti l’aspetto economico-finanziario della nostra Comunità parrocchiale, che coinvolgono anche la mia persona, non posso più tacere e devo far partecipi tutti della situazione trovata al mio arrivo:


Sì avete letto bene: debiti da pagare € 320.316,98!!!

A ciò aggiungasi:
  • Diverse utenze di anni arretrati (principalmente acqua) non pagate per qualche migliaio di euro.
  • Utenze ENEL in sospeso da pagare
  • Non sto ad elencare altri debiti di importo meno importante ancora in sospeso, vedi i foglietti per la Santa Messa da pagare da diversi anni alle edizioni Paoline da parte della Parrocchia del Sacro Cuore e di quella di N. S. di Lourdes.

Quando ho preso in carico questa Comunità, in un ambiente piuttosto tiepido e in alcuni casi addirittura diffidente e ostile, ho dovuto constatare con grande rammarico che nel complesso del S. Cuore, tranne naturalmente che nella casa dove risiedeva Don Martino, non c’era alcun tipo di arredamento, non c’erano mobili o macchine d’ufficio, non c’era l’impianto di amplificazione del saloncino, stampanti ecc. Solo un apparecchio telefonico poggiato su una sedia (eppure mi hanno riferito che prima che venissi io il complesso era completamente arredato e attrezzato). Anche dalla sacrestia è sparito un grande armadio con paramenti e arredi sacri.
 
Inoltre, fatte le prime verifiche e sommari accertamenti, mi sono trovato di fronte ad una grandissima emergenza: la comunità parrocchiale non aveva i fondi neanche per la gestione dell’ordinario e abbiamo agito su questi fronti:
 
Debiti verso UBI Banca per mutui contratti dalla Parrocchia S. Cuore: le entrate connesse all’affitto percepito per il Convento di S. Francesco (€ 6.666,66), sul quale gravano rilevanti imposte e tasse (IMU e IRES) e spese accessorie obbligatorie (assicurazione annua contro gli incendi voluta dalla banca per la concessione dei mutui), erano appena sufficienti a coprire le rate dei mutui da pagare. Ci siamo perciò adoperati per diminuire l’importo delle stesse; per questo abbiamo chiesto ed ottenuto dalla banca un allungamento degli anni riguardanti la scadenza del debito contratto a suo tempo, inoltre abbiamo chiesto ed ottenuto una sensibile riduzione per i tassi di interesse applicati, il tutto nel rispetto e nell’osservanza delle leggi vigenti.
 
Abbiamo cercato di rateizzare il pagamento del contenzioso ICI con il Comune di Tuscania da parte della Parrocchia del Sacro Cuore per gli anni 2009-2010-2011.
 
Abbiamo cercato di razionalizzare, rinegoziare e, per alcune, cessare, le utenze in essere riguardanti la Telecom e l’Enel (circa 20 utenze, pensate a tutte le chiese del Centro Storico, La Neve, S. Giuseppe, S. Silvestro ecc. ecc. che vengono utilizzate solo saltuariamente).
 
Abbiamo chiarito e regolarizzato anche alcune situazioni anomale con la Società di pallavolo.
 
Stiamo ancora cercando e cercheremo di razionalizzare tutta la spesa perché tutta la Comunità se ne possa giovare.
 
Ma, nonostante tutto, senza il consistente intervento finanziario del nostro Vescovo diocesano, non ce l’avremmo fatta. Di questo lo ringraziamo.
 
QUANTO SOPRA, NON È FONDATO SU VOCI O CHIACCHIERE, MA È SUPPORTATO DA INCONTROVERTIBILE DOCUMENTAZIONE.
 
Da ultimo alcune precisazioni:
 
IL RENDICONTO ECONOMICO ANNUALE DELLE PARROCCHIE
 
Tra gli adempimenti di ordine amministrativo che ogni parrocchia è chiamata ad assolvere in base alla normativa canonica, vi è la redazione del rendiconto annuale (cf. Can. 1284 § 2, 8 e 1287 § I).
 
Il rendiconto annuale, che comprende sinteticamente tutte le attività della parrocchia, seppure svincolato da qualsiasi rilevanza civilistica e fiscale, rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per la verifica della "corretta e ordinata" gestione amministrativa dell'Ente Parrocchia.
 
Il rendiconto, entro i primi due mesi dell’anno successivo deve essere trasmesso in Curia attraverso un modulo all’uopo predisposto dalla Curia stessa e corredato dagli estratti conto bancari, postali e titoli al 31 dicembre.
 
Detto questo, da attenta verifica svolta anche presso le singole banche dove le parrocchie avevano C/C intestati e presso la Curia Vescovile è emerso:
 
  • Parrocchia del Centro Storico: rendiconti regolarmente depositati con allegati originali estratti conti bancari; tutto regolare e consistenze bancarie (euro depositati) corrispondenti alla realtà descritta nel rendiconto.

  • Parrocchia di N.S. di Lourdes, rendiconti regolarmente depositati in Curia con allegati copie movimenti bancari dal 1° gennaio al 31 dicembre. Da una verifica fatta direttamente presso la banca è emersa che a fronte di una consistenza bancaria (euro depositati) dichiarata e iscritta in bilancio per € 69.421,58 (€ sessantanovemila-quattrocentoventuno/58) di attivo la vera consistenza era in realtà di € 2,68 (€ due/68)

  • Parrocchia S. Cuore, mai depositato alcun bilancio o rendiconto in Curia, se non quello soltanto per ottenere il nulla osta per contrarre il primo mutuo di € 250.000,00.
 
Tutto questo dovevamo e se fino ad oggi, nei nostri notiziari periodici ci siamo occupati essenzialmente di pastorale, per il futuro ci proponiamo di farvi partecipi periodicamente anche di quanto attiene alla gestione finanziaria perché tutti possiamo renderci conto della reale situazione e di quanto sia complicato, come del resto tutte le famiglie sanno, far quadrare i conti a fine mese.
 
                                                                                           Don David Maccarri
con il visto e il permesso della Curia e del Vicario Generale



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