IL GESTORE DEL BLOG TOSCANELLA PRECISA CHE:
“Pur essendo a conoscenza della presenza delle dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente dott. Vincenzo Potestio, pubblicate sullo spazio Facebook di Obiettivo Comune, tali dichiarazioni non sono state inviate a Toscanella da nessuno e quindi nessuno mi ha autorizzato a pubblicarle”. Tanto dovevo. Invece ricevo via mail la risposta del M5S di Tuscania a tali dichiarazioni, inviatemi come sempre tramite e-mail e pubblico nel mio Blog. Aridovevo pure questo. Luigi Pica.
Di seguito la versione testuale del video:
Dopo il video realizzato, per far emergere le responsabilità che anche l’Amministrazione Comunale di Tuscania ha al riguardo dell’emergenza arsenico, abbiamo trovato su internet una replica assai giustificatrice dell’Assessore competente Potestio. Una replica che, come al solito, si basa su uno scarica barile ormai ripetitivo nei confronti dei tecnici. Premesso che, le responsabilità della Regione Lazio in 14 anni di deroghe e ritardi sono enormi sulla vicenda, vogliamo fare chiarezza ed approfondire tutti gli orrori di questa maggioranza e, soprattutto, smontare punto per puntole giustificazioni che sono state addotte, senza neanche tanta convinzione dobbiamo dire, dall’Assessore all’ambiente.
1 - RESPONSABILITA' SUL DEARSENIFICATORE DEL GUADIGLIOLO
Mentre per l’impianto delle Cerquette, come giustamente hanno sempre ammesso le varie amministrazioni succedutesi, la responsabilità è totalmente della Regione Lazio che ha appaltato i lavori, il malfunzionamento del dearsenificatore del Guadigliolo, per lo stesso ragionamento logico e per coerenza, è da attribuire al Comune che ha appaltato, gestito e lodato l’impianto da loro stessi creato. Era infatti maggio 2015 quando l’assessore all’ambiente sosteneva come questo fosse “un impianto ipertecnologico con consumi energetici inferiori rispetto al primo e che, da solo, sopperisce al 50% del fabbisogno della nostra città con un apporto di 42 litri al secondo di acqua con arsenico e floruri molto al di sotto dei valori/soglia”. Quindi come funziona? Il merito del miglioramento, se vi fosse stato, sarebbe stato dell’attuale Amministrazione mentre il fallimento è da attribuire ai tecnici? Inoltre andrebbe ricordato a chi ricopre ruoli importanti di comando, che il responsabile unico del procedimento di tale impianto, non è da ricercarsi in pseudo figure della Regione Lazio, bensì nei vari responsabili dell’Ufficio tecnico comunale succedutosi. A dire ciò, non è qualche movimento politico, ma la Regione Lazio stessa!
2 RESPONSABILITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE SULLA CHIUSURA DELLA CASETTA DELL’ACQUA.
Questa maggioranza ha sempre ritenuto la fontanella di Rio Fecciaro una cosa inutile e sono i fatti a dimostrarlo. Era infatti il 30 novembre 2015, e sentite un po’ cosa diceva l’assessore Potestio al riguardo? (“quella fontanella brutta e orrenda”). Nonostante tale struttura sia stata prescritta dalla stessa Regione Lazio e donata dalla Provincia per garantire l’approvvigionamento minimo indispensabile di acqua rispondente ai parametri di legge. In 2 anni e mezzo di questa Giunta, l’unica fonte di approvvigionamento idrico potabile, non è mai entrata in funzione per più di un mese. Inoltre, in quei pochissimi periodi di funzionamento non sono mai state affisse le analisi dovute, né tantomeno sono state fatti i dovuti controlli interni, come abbiamo scoperto più di un anno fa. Per non parlare poi, dei continui ripensamenti sulla gestione della riattivazione della fontanella, in seguito alla pressione nostra e di tutti i cittadini, giustamente arrabbiati, perché costretti a pagare le bollette senza avere in cambio un punto dove approvvigionarsi. E queste, lo sottolineiamo, sono tutte scelte politiche dell’attuale Amministrazione comunale!
3 TALETE E REGIONE LAZIO
Un’altra giustificazione dell’Assessore, va ricercata nella sua battaglia contro lo “spettro Talete”. Va ricordato che le battaglie si fanno con i fatti e su questo il M5S, non accetta lezioni da nessuno, visto che è grazie alla nostra mozione, approvata ad aprile 2015, che si è resistito agli attacchi privatistici della Regione Lazio. Auspichiamo che tale battaglia continui con fermezza da parte di chi governa Tuscania e che non ci si lasci trasportare da eventuali giochi politici al ribasso. Invitiamo ancora una volta (dopo averlo già fatto in commissione) che se si vuole veramente perseguire il buon amministrare, il Comune di Tuscania non può accettare sommessamente il dearsenificatore delle Cerquette e anzi deve perseguire insieme a noi e a tutti i cittadini danneggiati, forme di rivalsa nei confronti di chi ha sperperato in questo modo soldi pubblici! Non sappiamo se questa Amministrazione avrà il “coraggio” e la “libertà” di farlo, visto che sulla loro pagina elogiano quel Giulio Marini, che solamente qualche anno fa, andava esaltando la brillantezza con la quale la stessa Regione stava risolvendo il problema…
Ai posteri l’ardua sentenza… Intanto continuiamo a stare senza acqua potabile, senza casetta dell’acqua e senza la doverosa segnalazione sulle tante fontane di Tuscania che indichi, a tuscanesi e turisti, che le acque erogate dalla nostra rete idrica, non possono essere “destinate al consumo umano, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, o per altri usi domestici”.
Infine, richiamando le citazioni filosofiche dell’assessore Potestio possiamo solo concludere dicendo che: "commettere errori è umano, ma perseverare (nell'errore), è diabolico".