Fonte: TusciaWeb
Il parco eolico tra Tarquinia e Tuscania rappresenta l’ennesimo progetto dannoso e inutile per il nostro territorio.
Noi siamo favorevoli allo sviluppo delle energie alternative non speculative ma fin dal 2011 abbiamo combattuto insieme ai comitati il progetto della società Windamanagement Tuscania-Tarquinia S.r.l. perché ci sono aspetti tecnici poco chiari e rischi di speculazioni, soprattutto in assenza di linee guida regionali per la pianificazione energetica.
È assurdo che la regione in tutti questi anni non abbia ancora espresso un parere chiaro, quanto tempo devono aspettare le comunità locali e gli imprenditori agricoli per sapere che fine faranno i loro territori?
Probabilmente i tentennamenti della giunta dipendono dalle numerose criticità tecniche e ambientali e dal parere negativo dei Mibac, vista l’assenza di relazioni floro faunistiche e la vicinanza di siti Zps molto importanti per la nidificazione e l’emigrazione di varie specie ornitiche.
Il nostro territorio sta pagando molto in termini di produzione energetica da fonti fossili, con la centrale a carbone Tvn di Civitavecchia, e da fonti rinnovabili, avendo una delle centrali fotovoltaiche più grandi d’Europa a Montalto di Castro. Quanta energia deve produrre un territorio a vocazione agricola in fase di spopolamento? La regione spende decine di milioni di euro per promuovere i prodotti enogastronomici del Lazio ma se non interviene su progetti come questo presto ci sarà ben poco da pubblicizzare.
Silvia Blasi
Gruppo Consiliare M5S Regione Lazio