Fonte: Corriere di Viterbo
Giardino scuole elementari, crolla una grande fronda di un pino marittimo e la dea bendata salva il delegato agli affari generali Sabatino Tuccini (e Ognone, monumento ai caduti di Tuscania).
Erano da poco passate le sette quando ieri mattina un enorme ramo di uno dei pini marittimi che ornano il giardino delle scuole elementari sul lato di Viale Volontari del Sangue si è schiantato a terra. Solo la fortuna ha evitato che il grosso ramo colpisse il delegato agli affari generali del comune Sabatino Tuccini e uno degli operai addetto alle manutenzioni che si trovavano nel luogo perché impegnati a controllare il montaggio degli stand della imminente sagra della lumaca.
“Prima dello schianto abbiamo udito un forte scricchiolio come se qualcuno stesse sparando una fila di mortaletti – racconta Luigi uno dei gestori del Bar Centrale – insieme ai clienti che in quel momento stavano facendo colazione ci siamo subito riversati nella strada per cercare di capire cosa fosse successo. Solo allora abbiamo visto che una grande fronda si era abbattuta proprio sulla base del Monumento ai Caduti. Abbiamo riconosciuto Sabatino Tuccini che stava telefonando al comando della Polizia Locale per effettuare i rilievi del caso e mettere in sicurezza la zona”.
Non è la prima volta che si staccano i rami dei pini marittimi piantati da oltre dodici lustri nel giardino delle scuole di Viale Trieste. Alcune di queste pianta, ritenute particolarmente pericolose, sono state divelte già negli anni scorsi.
“Purtroppo questa varietà di alberi, se pure molto bella, non è adatta per crescere nei luoghi pubblici – afferma uno dei presenti - perché quando la chioma diventa particolarmente rigogliosa i rami tendono a cedere a causa del loro peso. Anche le radici causano problemi alla pavimentazione stradale e alle fondazioni dei fabbricati se la pianta è stata piantumata in prossimità di queste opere”.
Il monumento ai caduti non ha riportato danni perché il grosso ramo ha solo sfiorato la statua. “Per fortuna non è stato provocato alcun danne né alle persone né alle cose – afferma un altro dei testimoni – visti anche i precedenti per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone ed in particolare degli alunni sarebbe opportuno procedere alla sostituzione di questi pini marittimi con un'altra varietà meno pericolosa. Magari con alberi tipici della nostra zona come i lecci”.
Ecco le foto dell'accaduto: