Un progetto e un bilancio
La nascita dell’associazione viterbese Archeotuscia, che alla base della sua costituzione pone la conoscenza e la valorizzazione di un intero territorio, la Tuscia, apre la strada alla necessità di approfondire il discorso su Tuscania, il luogo più misterioso che cela enigmi da sciogliere e segreti da portare alla luce.
Appare subito chiaro un percorso praticabile: oltre alla ricognizione del territorio, organizzare convegni annuali dove appassionati, studiosi, esperti delle varie discipline che in un modo o nell’altro afferiscono all’archeologia e alla storia, possano far confluire le loro conoscenze, mettendole a disposizione di tutti.
Il progetto conteneva 7 finalità:
- censire tutto il patrimonio tuscanese, operazione che incredibilmente non era stata mai avviata e che favoriva dispersione e ignoranza;
- dare ragione delle significative emergenze storiche e archeologiche che caratterizzano Tuscania e sono assenti dai centri maggiori;
- produrre nuove conoscenze sulla storia di Tuscania, dando spazio anche ai periodi generalmente lasciati ai margini;
- approfondire e sottoporre a verifica le conoscenze già possedute;
- rendere pubblici i risultati con conferenze, diffusione degli Atti dei Convegni, presenza su Internet;
- incrementare un lavoro collettivo che attingesse ai vari domini del sapere;
- sensibilizzare e coinvolgere nell’iniziativa istituzioni, associazioni e cittadini.
La bontà dell’iniziativa è dimostrata dal fatto che gradualmente i Convegni sulla Storia di Tuscania si sono imposti all’attenzione generale, hanno coinvolto studiosi e mondo accademico e soprattutto hanno permesso l’acquisizione di 7 consapevolezze:
- la Storia di Tuscania non si esaurisce in un convegno (e nemmeno in sette!).
- Tuscania non fiorisce con gli Etruschi, ma molto tempo prima.
- Tuscania fu sostanzialemte un CENTRO SACRO dove la religione comincia ad essere elaborata fin dall’Età del Bronzo e continua ad evolvere fino al Cristianesimo.
- Nelle sue terre Cristo si scontrò con gli dei. Vinse Cristo.
- I poteri forti l’hanno condannata al silenzio, ieri come oggi.
- A questo silenzio ha contribuito nei secoli anche Tuscania.
- SALVARE TUSCANIA è salvare pagine preziose della nostra civiltà.
TUSCANIA come CENTRO SACRO significa che vi si svolse una Rivelazione primordiale, la ierogamia di una coppia divina, vi è rappresentata la congiunzione del mondo celeste, terrestre e infero e nel corso dei secoli e mutare delle religioni continuò ad assolvere la sua funzione di centro religioso.
La storia di questo incredibile cammino è raccontata dalle immagini che vanno dalla GROTTA FORATA al mirabile ROSONE COSMATESCO della basilica di S. Pietro sul Colle omonimo.
Nella Grotta Forata dell’Età del Bronzo, un foro quadrangolare permette al sole nel solstizio d’estate di entrare nel grembo della Terra per fecondarla e assicurare la continuità della vita. Il rosone cosmatesco della enigmatica basilica di S. Pietro proietta sul mondo la luce della Trinità, simboleggiata da immagini e numeri.
La lunga ricerca del divino da parte dell’uomo trova poi la testimonianza di un salto storico nelle incisioni cristiane presenti nella Grotta dell’Eremita, nella collina in faccia all’abbazia cistercense di S. Giusto, ad un paio di chilometri da Tuscania.
Accanto a croci equilatere di alta cronologia, un triangolo simboleggia il Colle di S. Pietro dove nel periodo etrusco venivano praticati culti solari e la grossa croce incisa all’interno provvede ad esorcizzare il luogo. In cima al triangolo è incisa una piccola croce. Con la traslazione di Secondiano, Veriano e Marcelliano nel 648 d.C. e il primo ampliamento della basilica di S. Pietro per accogliere degnamente i loro corpi, la vicenda del Cristianesimo poteva dirsi conclusa. La LUCE VERA, quella che illumina ogni uomo, era ormai a disposizione di tutta l’umanità.