Aveva 24 anni, Armando Ottaviano di Fresagrandinaria (CH), quando fu trucidato nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine a Roma.
Nella notte del 21 marzo 1944 i tedeschi prelevarono Armando e suo padre da casa portandoli in carcere. Il giorno seguente i tedeschi misero in giro la voce secondo la quale Armando era andato in Germania, tant’è che le sorelle Leda e Lina lo cercarono senza esito. Sarebbe poi seguito il calvario della famiglia prima davanti alle carceri e poi per identificare il corpo alle Fosse Ardeatine.
Il giovane di Fresandinaria aveva fatto parte della Brigata partigiana Matteotti, che operava nell’Alto Lazio, in particolare a Tuscania. Il Comune di Tuscania negli anni settanta aveva intitolato il nuovo Teatro Comunale al suo nome… poi (complice anche il cambio del nome) il professore partigiano è finito nel dimenticatoio.
Credo che questa dimenticanza non ci faccia onore come cittadini di Tuscania e nell’apprezzare il tentativo che è stato fatto dal 2009, da parte della Nuova Brigata Matteotti di animare la commemorazione della festa nazionale del 25 Aprile, sarebbe auspicabile che anche le nostre istituzioni facessero la loro parte, rendendo omaggio a chi ha donato la propria giovane vita per la nostra libertà.
Giulio Vittorangeli.
