L’interesse dei tuscanesi si è dimostrato alto e la quasi totalità delle tante persone con le quali è stato possibile parlare, si è dichiarata contraria a questa riforma, voluta dall’attuale maggioranza di governo.
Quasi tutti hanno detto di essere contrari al fatto che la riforma vuole togliere il diritto al cittadino di eleggere i senatori, sollevando molte perplessità sulla proposta di fare svolgere tale ruolo part-time a sindaci e consiglieri regionali. Qualcuno ha parlato di pasticcio, altri di qualcosa che somiglia ad una truffa.
Si è constatato che i tuscanesi sono ben consapevoli che altre sono le azioni da adottare per ridurre le spese della politica, e che questa motivazione non tiene. Una prima verifica ci sarà all’inizio della settimana entrante, quando i parlamentari dovranno votare una proposta che prevede il dimezzamento delle loro indennità. Qui si vedrà chi è veramente intenzionato a tagliare o chi sta solo prendendo scuse.
Molti cittadini, anche non residenti a Tuscania, hanno fatto molte domande e chiesto chiarimenti, visto che sui media passano solo spot e non si fa una corretta informazione.
Assai decisi sono stati alcuni (soprattutto giovani) che hanno sottolineato come la proposta di modifica invece di permettere una maggiore partecipazione popolare alla vita ed alle decisioni da prendere, le riduce. L’esempio più evidente è che le firme necessarie per presentare disegni di legge di iniziativa popolare, passerebbero dalle attuali 50 mila a 150 mila.
Tutte le persone con le quali è stato possibile parlare si sono dichiarate contrarie ad una proposta che non è assolutamente comprensibile. Un articolo che lo dimostra efficacemente è proprio il n.70. Oggi si compone di 9 parole chiare e comprensibili a tutti. Nel testo di modifica le parole sono diventate oltre 400, scritte in un linguaggio che anche agli addetti ai lavori, risulta molto oscuro. Qualcuno ha detto che basterebbe questo articolo a far decidere per il “NO”, come quando ti propongono un contratto contorto, con clausole poco chiare e rimandi continui ad altre norme. Insomma, una questione di fiducia e di chiarezza.
Diverse sono state le persone che si sono dichiarate interessate a prendere parte alle attività ed alle iniziative del Comitato, che ha intenzione di intensificare le sue presenze e la sua azione d’informazione a favore dei cittadini.
Come già detto in altre occasioni, il Comitato si finanzia da solo e non si avvale di denaro pubblico, cosa questa che è stata positivamente ricordata e valutata da chi si è fermato a parlare e ad informarsi. La riduzione dei costi della politica e la partecipazione di TUTTI i cittadini passa anche da queste semplici e democratiche azioni.
Per aderire formalmente ed attivamente al Comitato è sufficiente comunicarlo al seguente indirizzo mail: iovotono.tuscania@gmail.com