Dopo il sindaco anche l'associazione chiede di visionare le carte sul progetto
Parco eolico, qualcosa non torna. E a Tuscania vogliono vedere le carte relative al progetto della ditta Wind Management Tuscania-Tarquinia S.r.l. sulla zona di Paiano-Montebello e Roccaccia, dove dovrebbero sorgere più di una trentina di torri alte 120 metri. Progetto che sarà oggetto della Conferenza dei servizi convocata in Provincia il prossimo 5 maggio.
Le rassicurazioni del presidente della Provincia e sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola, che aveva minimizzato dichiarando che non ci fosse 'nessun allarme' e che si trattasse 'solo di una vecchia pratica da chiudere', non hanno dunque convinto non solo il primo cittadino di Tuscania, Fabio Bartolacci, che ieri mattina ha presentato a Palazzo Gentilì un'istanza di accesso agli atti - 'Ma non sono riuscito a parlare con la dirigente del settore Ambiente, Mara Ciambella” precisa il primo cittadino tuscanese -, ma anche il mondo delle associazioni del territorio, che già nella serata di lunedì avevano fatto proprio l'appello lanciato dal critico d'arte Vittorio Sgarbi è diffuso una nota per chiedere chiarezza.
''Noi intanto ci allarmiamo - dichiara Maria Rita Fiasco, presidente dell'associazione culturale Assotuscania -. Poi se, come dice il presidente Mazzola, davvero non ci sarà da allarmarsi, saremo i primi ad esserne contenti. Per adesso, però, l'unica cosa che sappiamo è che non esistono atti che certificano la contrarietà degli enti che compongono la Conferenza dei servizi alla proposta della Wind Management e che la convocazione della Conferenza stessa parla dell'esame di un nuovo progetto''.
Assotuscania ha, infatti, in questi anni condotto una piccola personale istruttoria sulla vicenda dell'eolico a Montebello. Che ha avuto inizio nel 2011, quando la Wind Management presentò un primo originario progetto, poi modificato nel 2014: una proposta progettuale che proprio per queste variazioni non fu mai portata a compimento.
''L'ultima Conferenza dei servizi al riguardo si è tenuta il 12 novembre 2014 - aggiunge la Fiasco -. In quella sede si chiese alla ditta di rivedere il piano, perché non conforme alla proposta originaria. Ci siamo interessati della questione e abbiamo avuto modo di verificare che per quella pratica né in Provincia né in Regione è mai stata rilasciata la Via (Valutazione di impatto ambientale). Fermo restando che la convocazione della Conferenza del 5 maggio parla di una nuova proposta progettuale, l'iter interrotto nel 2014 non si è mai concluso. Mancano gli atti'.
Il dubbio delle associazioni è che la Wind Management S.r.l. abbia nel frattempo effettuato in questi due anni le modifiche intimate nel 2014 e che ora abbia richiesto l'esame della Conferenza dei servizi per ottenere il via libera ad un progetto nuovo, ma in sostanza simile al precedente, seppur riveduto e corretto.
“Montebello è un'area fragile - spiega ancora la presidente di Assotuscania -, non ci sono vincoli specifici, né di tipo urbanistico né ambientale, eccezion fatta per quello faunistico che concerne l'albanella minore. Una ditta che ha già un'autorizzazione a crearci un parco eolico potrebbe non trovare ostacoli di tipo normativo'. Nei documenti, secondo Assotuscania, non ci sarebbe infatti traccia di pareri contrari. 'Vogliamo vedere le carte, vogliamo capirci qualcosa - aggiunge -, perché le parole lasciano il tempo che trovano ma sono gli atti quelli che contano. E gli atti coi pareri non ci sono ancora. Chiederemo di visionare il verbale della Conferenza dei servizi del 12 novembre 2014 e tutta la documentazione tecnica aggiornata del progetto sul parco eolico. La cittadinanza va informata - conclude -, è un obbligo di legge per istituzioni e amministrazioni. Eppure nessuno lo fa, se non sollecitato da richieste di accesso specifiche''.