Il Movimento 5 Stelle ci tiene a mantenere all’attenzione della comunità tuscanese un problema molto grave che esiste nella nostra città, ma che spesso viene non valutato perché considerato non primario per la cittadinanza, parliamo del fenomeno del randagismo. Purtroppo la questione non è poco seria perché solo in questo fenomeno convergono sicurezza, igiene, decoro pubblico, diritti animali e per ultimo ma non meno significativo le tasse dei cittadini.
“Vogliamo continuare – dichiara il portavoce comunale Fabio Rossi - a proporre idee e soluzioni per colmare la mancanza totale di una seria politica di lotta al randagismo. Lo abbiamo fatto ad ottobre 2015 presentando un pacchetto di soluzioni, inizialmente ben viste dalla maggioranza e poi finite nel dimenticatoio più generale”.
Il riferimento è al consiglio comunale del 21 marzo scorso quando si è approvato un regolamento sulla tematica alquanto lacunosa e poco efficace. In quella seduta, infatti, si votò un testo riguardante le sanzioni per la non corretta conduzione dei cani e venne stralciata la parte inerente il tema adozioni.
“In quella seduta – continua Rossi – il sindaco Bartolacci si prese l’impegno di approfondire le nostre proposte e di portarle al primo consiglio comunale utile. Nel frattempo sono passati addirittura 7 mesi e non solo non si sono mantenute le promesse ma il tema non è neanche minimamente tornato in commissione. Ricordiamo che il randagismo costa ai tuscanesi circa 65/70 mila euro all’anno e che ogni cane (specialmente quelli ricoverati nei canili della provincia) costa al Comune più di 1.000€ all’anno. Senza contare le spese evitate attraverso una organizzata ed efficace rete di persone che permette l’adozione di decine di cani all’anno senza il passaggio nei canili con decine di migliaia di euro risparmiate. Questo lavoro, svolto caparbiamente dai gestori del canile di Tuscania, deve essere la spinta affinchè anche le istituzioni e in questo caso il Comune faccia del suo”.
Ecco in sintesi le proposte presentate dal M5S ad ottobre 2015 e rinviate nel consiglio comunale del 21 marzo 2016:
- Creazione di una sezione ad hoc del sito internet istituzionale per le adozioni, con i dati anagrafici ed altri contenuti (foto, video ecc) dei cani ricoverati nelle strutture della provincia.
- Creazione di una commissione tecnica per la gestione delle adozioniformata da un dipendente dei servizi sociali, un dipendente dei servizi finanziari, il gestore del canile comunale, un medico veterinario ASL.
- Campagne informative attraverso anche l’utilizzo dei social networks contro il randagismo attraverso la collaborazione con enti e associazioni no profit che operano nel settore degli animali o nel sociale, l'Enpa, l'Enci, il Wwf, il centro anziani ed altre associazioni.
- Contributi economici al fine di agevolare l’adozione dei cani presenti nel canile. Tale contributo è a titolo di rimborso spese effettivamente sostenute per garantire la salute dell’animale, ha un tetto massimo di € 300, può essere erogato previo presentazione di fatture e dati identificativi del cane adottato ed è soggetto a controlli periodici da parte dell’ente per verificare il corretto mantenimento dell’animale.
- Possibilità di effettuare adozioni a distanza per scuole, associazioni o semplici gruppi di persone.
- Istituzione della “Giornata degli amici dei cani” in cui si riconosce il valore sociale dell’adozione dei cani abbandonati e/o randagi.