Il castello di Roccarespampani
Leggo sulla pagina Facebook del Centro Diurno Bellomarini di Tuscania che in occasione di un pranzo sociale a Montefiascone, la messa di rito verrà celebrata presso la chiesa di Roccarespampani nel comune di Monteromano della diocesi di Civitavecchia. Un pullman preleverà i soci a Tuscania li porterà alla Messa e al termine li riporterà a Tuscania, mi domando perché... Se potevano andare a Messa facendo semplicemente quattro passi..??
Non voglio assolutamente sminuire la chiesa della Rocca, tra l’altro io mi ci sono sposato nel lontano 1972 quando le chiese di Tuscania erano inagibili a causa del terremoto, ma mi sarei volentieri sposato (per es….) alla Rosa che era la chiesa della mia infanzia, ma era inagibile.
Non credo che ci sia bisogno che lo ricordi che a Tuscania siamo deficitari di molte cose, ma non di Chiese e senza citare le più famose (S. Pietro e S. Maria) abbiamo delle chiese di tutto rispetto, il Riposo, la Chiesa della Rosa, il Duomo, San Giovanni, S. Giuseppe, San Silvestro, San Marco e altre minori che evito di citare.
Leggo nella locandina (qui a sinistra, clic per lo zoom) che la messa verrà celebrata da Don Giuseppe Vittorangeli, il parroco in pensione nominato collaboratore dal vescovo diocesano di Viterbo.
Le scelte sono tutte rispettabili, ma questa, se mi permettete è discutibile e potrei capirla se il parroco di Tuscania, Mons. David Maccarri, avesse rifiutato l’uso delle chiese della parrocchia. Ho voluto telefonare a Don David per chiedere se le parrocchie erano disponibili e mi ha detto che avrebbe messo volentieri a disposizione le chiese per questo evento.
Quindi rimane il punto interrogativo per questa scelta che ripeto è rispettabile ma poco comprensibile.
Il Centro Diurno “Bellomarini” sotto la nuova dirigenza di Marino Papacchini (presidente) e Giacomo Patrizi (vice presidente) sembra rinato, conta una quota di iscritti che definisco un record, (circa 400), quindi dopo un periodo non troppo felice della vecchia presidenza, il Centro sembra intraprendere la strada giusta.
Mi scuso, con i miei amici Marino e Giacomo (che hanno la mia profonda stima) ma questa scelta della Chiesa non la condivido e non ne vedo le ragioni, non vorrei che la questione rientrasse nelle inspiegabili “beghe” che la Comunità Parrocchiale di Tuscania sta vivendo.
Auguro a tutti gli amici del Centro una buona giornata vissuta nell’aggregazione e nell’allegria.
Luigi Pica