Tutti conosciamo le polemiche che ha suscitato la commemorazione del 6 febbraio nella cattedrale di Tuscania, quando il nuovo parroco ha commesso il “delitto” di concelebrare l’anniversario del triste evento insieme ad un 25° anniversario di matrimonio.
Conosciamo anche la puerilità di coloro che hanno addirittura affisso un manifesto anonimo per le vie della città denunciando il “fattaccio” (lo potete vedere a questo link) un manifesto che dimostra (casomai ce ne fosse bisogno) quanto poco buon senso c’è da parte di coloro che io definisco “falchi”, all’interno di questa nuova comunità spirituale che faticosamente qualcuno sta cercando di ricostruire.
I festeggianti il 25° anniversario di matrimonio si sono arrabbiati per queste polemiche?
Tutt’altro. Ne sono rimasti dispiaciuti e hanno lanciato un messaggio di pace, tutto al contrario del messaggio anonimo e calunniatorio che i falchi della comunità hanno voluto lanciare anche nei confronti di chi scrive.
Nella lettera parrocchiale del 21 febbraio 2016 (vedi) la coppia del “fattaccio”, molto umilmente e con spirito di pace ha ricordato che costruire un’unione matrimoniale è sempre portatrice di vita, quella vita che è stata tolta a molti ingiustamente in quel terribile terremoto del 1971, eccovi lo snapshot del messaggio:
Personalmente sono solidale con questa coppia che, senza colpa, si è trovata in mezzo a delle polemiche sterili che forse si potevano evitare usando il buon senso. Purtroppo quando si vuole colpire, il buon senso sparisce, qualcuno forse privato di precedenti privilegi si agita e non ci sta, questo messaggio di questa coppia è un messaggio di perdono e di pace che forse serve ad insegnarci qualche cosa.
Luigi Pica