● - REGINO BRACHETTI RISPONDE A OBIETTIVO COMUNE: MI VIENE SOLO UN TERMINE TUSCANESE: “POROCIUCO"! - Succede a Tuscania - Toscanella - 2016


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● - REGINO BRACHETTI RISPONDE A OBIETTIVO COMUNE: MI VIENE SOLO UN TERMINE TUSCANESE: “POROCIUCO"!

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
Ricevo da Regino Brachetti e pubblico nel mio Blog:

La risposta ricevuta al mio intervento dal “famoso” gruppo Obiettivo Comune, dimostra, se ancora ci fosse bisogno di dimostrare, che tipo di errore (in buona fede) hanno commesso circa 1850 cittadini tuscanesi a dare fiducia ad una compagine come quella dell’attuale sindaco.
 
Questo “personaggetto” che dopo tanto patire dal 2001, per dimostrare la sua esistenza, è riuscito finalmente a fare il sindaco a Tuscania! I miei argomenti, a detta sua, saranno anche intrisi di demagogia, denunce e discredito, ma vista la reazione suscitata, hanno di certo colpito nel segno.
 
Le piccole cose a cui noi ci siamo interessati, come l’apertura della piscina senza permessi, i frastuoni, le occupazioni di suolo pubblico che diventano poi, se non supportate da delibere, favori (o marchette elettorali), secondo lui, non sono problemi, da qui si vede l’incapacità di questa amministrazione di gestire la cosa pubblica. E parla di orrori subiti dalla cittadina durante il mio trascorso amministrativo.
 
Quegli orrori, che Lui denuncia essere stati commessi durante i miei undici anni di sindacatura, sono stati, se orrori furono, da Lui stesso o condivisi o avallati o addirittura proposti (non mi dimentico che per un certo periodo, l’assessore Bartolacci era l’unico ad avere dal sottoscritto la delega alla firma degli atti).
 
Quindi viene spontanea la domanda: “dove era Lui se non in prima fila a condividere o provvedere a tutte le scelte delle mie amministrazioni”? Scelte che tutt’oggi reputo giuste e di cui ne sono orgoglioso.
 
Basta poi con le allusioni sulla “puzza” (come parte lesa), sulla Tuscania Parking, sui lavori assegnati “alle imprese di fuori”. Dovrebbe ricordarsi l’allora assessore ai lavori pubblici e urbanistica, con quale scrupolo, onestà e professionalità, negli uffici seguiti dal segretario comunale, il rimpianto Dottor Carlo Rossi, si espletavano le centinaia di gare fatte senza alcuna contestazione.
 
Vogliamo parlare anche di questi famosi 300.000 euro (non ricordo se la cifra sia giusta, forse meno), relativi al progetto nazionale sulla sicurezza, finanziato per intero dalla Regione Lazio e Aci-Italia? Soldi non spesi dal Comune. Il sottoscritto, allora presidente del consiglio del comune di Tuscania, fece arrivare i finanziamenti, in accordo con i due enti sopra citati; il comune si limitò a fare la rendicontazione delle spese.
 
Sono stufo delle continue illazioni!  Per non parlare poi delle pesanti insinuazioni sulla Parking, che continuano da parte di certi personaggi. Dopo circa sedici anni, quando addirittura le denunce che erano state fatte con lettere anonime, sono state regolarmente archiviate dalla legge! È risultata solo la verità e cioè la regolarità degli atti, sviluppata anche da una commissione consiliare e al tempo presieduta dal consigliere avvocato Luigi Pierdomenico.
 
Ma c’è ancora chi, nei momenti difficili o di crisi o durante le campagne elettorali, se ne approfitta e usa questo per darmi discredito. Adesso basta con le accuse calunniose o le insinuazioni diffamatorie, perché se continuano, agirò per vie legali nelle sedi opportune!
 
Detto questo sono disposto ad un confronto pubblico con Lui o chiunque altro del consiglio comunale, perché sono sicuro del mio operato, sempre svolto per il bene del paese; così mettiamo definitivamente una pietra sopra questi sporchi giochi!
 
Non spreco altro tempo nel rispondere alle altre stupidaggini, sul nuovo percorso di Tuscania, su Via Roma risorta, sull’economia del paese che è in ripresa, sulla gente che gira, spende e si diverte in mezzo a tanta cultura, agli operatori commerciali che investono e danno posti di lavoro, sull’amministrazione aperta, “fatta da persone normali che (purtroppo) si possono trovare ovunque”, aggiungo io, meno dove dovrebbero stare!
 
Riguardo “al cappello in mano” e qui chiudo, c’è a chi, è caduta la manna dal cielo, in quel copricapo, altrimenti chissà che fine avrebbe fatto nella vita.
Regino Brachetti.



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