Ricevo questa riflessione da parte di Regino Brachetti, ex sindaco di Tuscania e pubblico volentieri sul mio blog. luigi pica . Questo il testo:
Non sono un assiduo frequentatore di Social Networks, ma spesso mi arrivano delle segnalazioni di rimostranze da parte di cittadini, ne prendo una che dice: “Non è la prima volta che qualcuno si lamenta che non può dormire, questa situazione della musica sta diventando un vero grande problema che spero qualcuno affronti seriamente.” Assolutamente sì, siamo d’accordo, non è il primo commento che raccogliamo in questo senso. Purtroppo siamo alle solite, il troppo rumore crea fastidi a tanta gente.
Non ci sono regole precise dettate dall’Amministrazione e se ci sono non vengono fatte rispettare, siamo in una totale anarchia. Capiamo perfettamente che i Bar dentro il centro storico approfittano dell’estate per lavorare di più, visto che d’inverno non fanno lauti guadagni; i gestori devono però comprendere da soli, che intorno ai loro esercizi ci sono abitazioni, con gente che vuole vedere rispettato il proprio diritto a riposare.
Bisogna allora trovare un punto di equilibrio per gli orari, quando la musica è troppo alta infastidisce e non è più tollerabile dopo una determinata ora. Le lamentele poi continuano perché, vicino ai bar, esiste da tempo un modo selvaggio di parcheggiare, le macchine invadono la strada e creano difficoltà alla circolazione.
Poi entra in gioco prepotentemente anche l’inciviltà, dovuta ai continui schiamazzi notturni di chi è preso dai fumi dell’alcool, oppure dai litigi che a volte sfociano in “smentite baruffe”.
Per non parlare poi della sporcizia che spesso viene lasciata (bottiglie di vetro, cartacce, bicchieri di plastica) in giro per il paese. Tutto ciò porta tante persone a lamentarsi.
Una buona Amministrazione ha il dovere di vigilare su tutto questo e chiamare gli esercenti dei locali per dare disposizioni, indirizzi chiari e netti, per trovare il giusto equilibrio a far funzionare le cose, cercando di non danneggiare le attività, ma sollecitandole al rispetto delle norme.
Se poi le cose continuano, le forze dell’ordine devono intervenire a far rispettare la legge. Certamente riteniamo inadeguata “una guerra” tra esercenti e cittadini (quelli che non tollerano più e considerano prepotenze, tali atteggiamenti consentiti dall’amministrazione).
Auspichiamo che quanto prima prevalga il buon senso e venga risolto questo problema che rischia di sfociare in un conflitto, nessuno vuole questo, sollecito l’amministrazione ad agire in maniera che ciò non avvenga.
Regino Brachetti
