"Da paese della Tuscia a città del volley" capeggiava su uno striscione
portato a Sora dalla Bolgia. Tutta una stagione in otto parole.
Era quasi impossibile, era un sogno difficile da realizzare. La speranza c'era, e d'altronde la squadra della Maury's Italiana Assicurazioni aveva abituato un po’ tutti a fare risultati insperati. Ma Sora c'era. Sora non voleva mancare ancora una volta all'appuntamento con la storia, con la sua storia. La finale per i ciociari è finalmente raggiunta con un'altra prestazione da team fortissimo. Solo il primo set aveva visto le due squadre battersi punto a punto, con Tuscania che seppur faticando aveva retto l'urto degli avversari. Troppo Rosso però. Troppo Hoogendoorn, troppo Bacca, troppo Fabroni, Sperandio, Santucci, Giglioli Buzzelli, Festi e tutti gli altri della panchina. Il terzo set, che comunque era strettamente in mano sorana, ha visto Marco Fabroni affidarsi a quelli che gli garantivano comunque punti sicuri. Niente gioco imprevedibile. Palla a Rosso, palla a Hoogendoorn. E i giocatori di livello assoluto del Sora hanno preso la squadra e l'hanno condotta al successo. Onore e tanto a Tofoli e ai suoi. Onore al coach che alla fine della partita ha fatto entrare anche chi aveva giocato pochissimo, o mai, come Straino e Pieri. Paolo Tofoli ha premiato anche chi per tutto l'anno si è allenato e ha allenato i suoi compagni. Il tre a zero non importava, la sconfitta non importava a nessuno. Mai vista una squadra perdere in un'ora e venti e avere tutto intorno i tifosi che festeggiano. Tifosi che raggiungono gli avversari per farci una foto insieme. Odio ripetermi, ma "che bella questa pallavolo" l'ho detto già e lo ripeto. L'orgoglio che questi ragazzi hanno trasmesso a questo paesino agricolo senza grosse possibilità di appoggi economici è senza pari. Nei bar di Tuscania, in una serata dove in contemporanea giocava la serie A di calcio e la Juventus si giocava lo scudetto, nelle televisioni si trasmetteva la partita del Tuscania Volley. Si parlava di attacchi in-out, di percentuali in ricezione o se la palla aveva toccato le mani o no, di video check e di time out come fino a un paio di anni fa si parlava di calciatori. Il miracolo c'è stato ed è tutto qui; negli occhi e nelle parole della gente normale, che in poco si è trovata a riempire un palazzetto e a organizzare il tifo per la prossima casalinga. A cercare passaggi per andare in trasferta, a ritrovarsi agli allenamenti dei "ragazzi", a invitarli a cena e a sentire da loro cosa c'era che andava e non andava. Un sogno lungo una stagione, dove molti pensavano a un campionato pessimo; dove pochi pensavano ad un campionato onorevole; dove nessuno sperava in un campionato di questo livello.
Terzo posto in campionato, semifinale di coppa Italia e semifinale dei play off.
Grazie Paolo Tofoli e Fabrizio Grezio. Grazie Giuseppe, Natale, Lorenzo, Dimitry, Miljia, Federico, Davide, Simone, Riccardo, Andrea, Simone P, Simone S, Christian.
E grazie a tutti quelli che hanno collaborato. Sono tantissimi e ad elencarli sicuramente qualcuno verrebbe per distrazione dimenticato e non sarebbe giusto. La vittoria di questi ragazzi straordinari passa tutta dalla mani di quelli che si sono adoperati, che hanno guidato pulmini, pulito palestre, cercato sponsor, organizzato manifestazioni, gestito le giovanili; cucito bandiere, ideato loghi e magliette. Ora per tutti è tempo di riposarsi. Di ripiegare gli striscioni, mettere via i tamburi e le trombe, di lasciare in silenzio il campo di Montefiascone che ha ospitato il magnifico Tuscania volley. Tra un po’ si riparlerà di futuro, ma per adesso negli occhi di tutti devono scorrere solo le immagini di questa cavalcata.
Ufficio Stampa Tuscania volley - Angelo Murri