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* L’ARCHITETTO STEFANO BRACHETTI LANCIA UN’IDEA-PROGETTO PER SALVAGUARDARE LE CHIESE DI TUSCANIA

Pubblicato da in Articoli Toscanella · 21/4/2012 16:53:35
  • Bisogna mettere una sbarra che blocchi l’accesso ai veicoli all’inizio della salita di S. Pietro. Nei posti non raggiungibili con le auto ci si spinge assai meno a fare certe bravate che son state fatte in questi mesi. La sbarra si apre la mattina e si chiude la sera. Eventuali privati che hanno proprietà in zona, verranno forniti della chiave.


  • In testa al palazzo attiguo alla chiesa di S. Pietro, c’è uno sbraco (dove adesso sono appoggiati dei cippi). Tra quell’area ed il palazzo c’è una parete di restauro (che è intonacata). In quell’area possono costruirsi dei servizi igienici con un disegno consono all’ambiente e direttamente comunicanti con il salone a piano terra del palazzo;


  • Si concede il salone al piano terreno gratuitamente ai gestori della orribile baracca di chincaglierie che sta la fuori, che vi si trasferiscono. In cambio controllano l’accesso alla chiesa (che avverrà attraversando il palazzo tramite le due grandi porte, una verso il parcheggio e l’altra verso il sagrato), terranno puliti i servizi igienici, eseguiranno la manutenzione minima (svuotare i cestini di rifiuti, spazzare la chiesa, annotare le manutenzioni ordinarie più impegnative per un intervento tempestivo tipo erba da tagliare, lampadine fulminate, etc.).


  • Al salone, nel primo piano, si allestirà un antiquarium/mostra didattica sulle due basiliche e l’area archeologica attigua (pannelli illustrativi, foto storiche e, magari, i cippi abbandonati a casaccio per il sagrato).


  • Si visiterà il tutto con un biglietto di 2.00 euro. Il biglietto è un cartoncino con due caselle da forare corrispondenti all’accesso alla chiesa di S. Pietro ed alla chiesa di S. Maria Maggiore. Nella chiesa di S. Pietro l’operazione la faranno i gestori del punto vendita, a S. Maria Maggiore un custode che starà in una postazione decentemente allestita nella prima cappella a sinistra.


  • I biglietti saranno distribuiti dall’ente gestore alle tabaccherie, bar, negozi, librerie che vorranno partecipare al progetto in conto-deposito. Avranno un numero di serie ed, i rivenditori, verseranno periodicamente il corrispettivo dei biglietti venduti all’ente gestore. I rivenditori non avranno diritto a nessun compenso: questa sarà l’unica forma di "collaborazione" che le attività immediatamente beneficiarie del successo turistico di Tuscania, avranno.


  • L’ente gestore dovrebbe essere un ente in compartecipazione Comune/Curia/Ministero, così si saltano i problemi relativi alle competenze. Esso si farà carico di coordinare gli interventi necessari al mantenimento delle due basiliche, alla loro promozione turistica, etc. Il biglietto d’ingresso sarà solo un contributo, il grosso dei lavori si continuerà a fare con i fondi pertinenti come avviene attualmente.


  • Il Comune avrà il gravoso compito di stipendiare almeno un custode (ed intendo un dipendente comunale con contratto fatto con tutti i crismi del caso) per la chiesa di S. Maria Maggiore. Nella chiesa di S. Pietro il controllo è fatto dai gestori del punto vendita.


  • Le associazioni culturali e benefiche (volontari della protezione civile, croce rossa, associazione carabinieri, corali, etc.) dovranno fornire almeno un volontario per ogni chiesa ogni sabato, domenica e giorni festivi che aiuteranno a sorvegliare i siti: anche loro devono dare il loro contributo!


  • Futuro. Se l’iniziativa funziona, il futuro è in crescita: un po’ utopico a dirsi ma, crescendo l’organizzazione ed i siti, il biglietto avrà più caselle da forare ognuna corrispondente ad un sito da visitare che, nei prossimi anni, spero possa comprendere almeno S. Maria della Rosa, S. Maria del Riposo, il Museo Civico Diocesano ed il Museo Archeologico. La chiesa di S. Maria del Riposo sarà vigilata dallo stesso personale del Museo Archeologico già in essere (basta ripristinare l’accesso tra convento e chiesa); della chiesa di S. Maria della Rosa si possono occupare a turno le associazioni; il Museo Archeologico già esiste; quello Civico Diocesano è più complesso, ma – ed in questi giorni sarà ripresentato un primo programma – potrebbe diventare realizzabile. Il biglietto, allora passerà a 10.00 euro (ad esempio). Parte di questo progetto può iniziare nel giro di poco tempo con poco investimento …





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