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* IL SINDACO ORDINA E DIFFIDA LA SOCIETA’ CHE GESTISCE LA CARTIERA PER LA MESSA IN SICUREZZA E LO AMALTIMENTO DEL PULPER

Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo · 25/2/2012 09:05:11


Il pulper, ovvero il materiale di scarto della cartiera, da alcuni anni è accumulato in prossimità della sponda del fiume Marta. L’enorme cumulo può provocare danni irreparabili all’ambiente. Un rischio e pericolo che da anni è sotto i riflettori delle competenti autorità. Sono intervenuti per il ripristino della legalità ed evitare lo sversamento del pulper nel fiume Marta tutte le autorità: Nas, Carabinieri di Tuscania, Corpo Forestale, Polizia Provinciale e Locale, Amministrazione Regionale, Provinciale e Comunale. Mancano solo il Battaglione San Marco e la Guardie Svizzere.

Lo smaltimento del pulper, nella lunga e travagliata storia recente della cartiera di Tuscania, è sempre stato al centro di tutte le trattative tra le società di gestione dell’azienda, succedute al fallimento della società Union Paper, e le autorità locali, in particolare l’ufficio ambiente dell’amministrazione provinciale. Anche il curatore fallimentare ha messo al centro della trattativa per la vendita dell’azienda alla società EFW srl lo smaltimento del pulper. La EFW ha ottenuto un prezzo d’acquisto scorporato dai costi preventivati per lo smaltimento programmato dei rifiuti speciali. Un costo notevole che ad oggi la società EFW srl non ha sostenuto. Un costo che potrebbe, alla fine della storia, ricadere sulle spalle della collettività.

“Speriamo di no – afferma un consigliere comunale – ma le cose si stanno mettendo davvero male. Non si vede al momento nessuno sbocco positivo alla grave crisi della cartiera. Se l’acquirente, chiunque sia, non interviene a smaltire il pulper e bonificare il sito ci dovrà pensare il curatore fallimentare. Ma il curatore fallimentare riuscirà a reperire risorse economiche sufficienti per l’opera di smaltimento e bonifica?”.

Intanto il sindaco, facendo seguito alla revoca dell’autorizzazione integrata ambientale e alla contestuale ordinanza di chiusura della cartiera notificata alla società EFW srl lo scorso tre febbraio dall’amministrazione provinciale, giovedì scorso ha notificato ai gestori della cartiera un ordinanza “contingibile ed urgente” nella quale chiede di intervenire per la messa in sicurezza da un possibile sversamento dei rifiuti nel fiume Marta ed un piano puntuale di smaltimento dei rifiuti.

Quello stesso piano più volte richiesto e mai rispettato. Per realizzare questa bonifica occorrono investimenti importanti, si parla di oltre due milioni di euro, una somma che in questo momento di grave crisi allontana dall’acquisto dello storico stabilimento industriale tuscanese anche gli imprenditori più impavidi.




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