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* CHIUSURA DEL LABORATORIO DI ANTONIO LIBERATI

Pubblicato da Stefano Mattei in Nuovo Corriere Viterbese · 27/1/2012 09:08:05

La chiusura del laboratorio di Antonio Liberati ha generato immediatamente una serie di forti proteste da parte dei cittadini. Avere la possibilità di fare i prelievi nel paese infatti, è un servizio di vitale importanza per la comunità e la sua perdita comporta una serie di gravissimi disagi soprattutto per gli anziani che devono fare prelievi frequenti e i malati.

Molte persone dunque, se la situazione rimarrà questa, dovranno spostarsi perdendo giorni di lavoro, senza contare coloro che sono senza patente e quindi saranno costretti farsi accompagnare. Il bacino di utenza del laboratorio dello IAT inoltre, non si limita a Tuscania, ma anche ai paesi limitrofi come Canino, Piansano, Cellere, Alrena e Tessennano, dunque il numero delle persone che subiscono le conseguenze di questa chiusura è molto alto.

Anche se la situazione è piuttosto incerta, a quanto sembra, venerdì c’è stato il blocco dei computer che gestivano le analisi senza nessun preavviso da parte della Asl. Lo studio di Liberati lavora grazie a un decreto della regione e tempo fa è passato da laboratorio a centro prelievi, ora di punto in bianco è arrivata questa “strana” decisione dell’unità sanitaria locale, una scelta estremamente impopolare. Secondo indiscrezioni il sindaco di Piansano ha già scritto una lettera per segnalare la questione e l’amministrazione tuscanese, con il supporto di alcuni consiglieri di minoranza, sta attendendo gli sviluppi della cosa per fare un’azione congiunta.

Durissimo sulla questione il Pd. “La Polverini non si smentisce mai- dichiara il segretario tuscanese Pinacoli- pensa solo a Roma e alla rielezione del suo amico Alemanno tralasciando il resto del territorio e in particolare la Tuscia. Oltre i diversi tagli alle strutture sanitarie è arrivata anche la chiusura di questo laboratorio che ha un grandissimo bacino di utenza. E’ una vergogna”.

Stefano Mattei




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