Succede a Tuscania 2012 - Toscanella - Il portale dei tuscanesi

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* ECONOMIA LOCALE: CROLLA IL SETTORE EDILE

Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo · 11/1/2012 08:49:26

Ben oltre le difficoltà nazionali il comparto edile di Tuscania. Chiudono definitivamente alcune delle imprese più importanti, molte altre tagliano drasticamente gli organici, si contano infine sulle dita di una sola mano le aziende che se pure in difficoltà riescono a mantenere la forza lavoro.

Una crisi senza precedenti raccontano gli imprenditori del settore più anziani: “Ho iniziato negli anni cinquanta a fare questo lavoro, ero appena un ragazzo, dopo la quinta elementare mio padre mi ha portato a fare il manovale – racconta uno degli imprenditori – guadagnavamo appena per tirare avanti la famiglia. E’ vero che bastava solo un cantiere per lavorare un anno intero, si faceva tutto manualmente. Una crisi di lavoro così forte non l’ho mai vissuta. E’ tutto fermo sia i cantieri privati che i lavori pubblici”.

Sono oltre trenta i neo disoccupati del settore edile che si sono iscritti al collocamento in questi primi giorni dell’anno. Una situazione economica sull’orlo del baratro quella tuscanese. Dopo la crisi occupazionale dell’ultimo decennio nel settore trainante dell’agricoltura e dell’allevamento, l’eclissi del settore del commercio della paglia e del fieno, la decimazione delle attività artigianali e del commercio al dettaglio, la precaria situazione della cartiera quale unica realtà industriale, gli allarmanti segnali che arrivano anche dall’unico settore che ancora riusciva a garantire occupazione devono suscitare maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali.

L’edilizia a Tuscania fino ad oggi è riuscita a garantire un reddito per oltre duecento famiglie, un dato che si raddoppia se viene considerato anche l’indotto. “ Le imprese locali hanno dimostrato professionalità e capacità organizzativa. Alcune di queste – afferma un altro operatore del settore - per anni sono state considerate imprese di fiducia della sovrintendenza ai monumenti, altre invece hanno realizzato il sogno della casa a tante famiglie, gli specialisti come i carpentieri e i cementisti hanno operato anche per le maggiori imprese nazionali. Questo patrimonio di professionalità, in questo difficilissimo momento di crisi, non può essere abbandonato a se stesso. Aiutare queste aziende non è un favore reso agli imprenditori ma significa salvaguardare gli interessi generali del paese”.




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