QUESTA MATTINA NUOVA UDIENZA IN PREFETTURA PER GLI OPERAI DELLA CARTIERA DI TUSCANIA
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Val. Seb. in
Nuovo Viterbo Oggi 05/05/2010 10:12:34
Questa mattina nuova udienza in Prefettura per gli operai della cartiera di Tuscania. All’incontro, chiesto dai sindacati dei lavoratori, parteciperanno oltre al prefetto e ai sindacati, l’amministrazione comunale di Tuscania ed il curatore fallimentare dell’azienda. Dopo la sentenza del tribunale che ha deciso per la reintegra degli operai licenziati lo scorso dicembre, i problemi della cartiera non accennano a finire.
Gli operai sono tornati a lavoro ma continuano a non percepire stipendio e la mancanza dello stipendio era proprio il motivo che li aveva indotti allo sciopero ad oltranza, costato loro il licenziamento protrattosi per quattro mesi. Un paradosso, una beffa che continua ad avvelenare lentamente gli animi e le vite degli operai che rinunciano a lavori, precari ma pagati, nella speranza di conservare un posto, quello in cartiera, che dovrebbe assicurare a loro e alle loro famiglie un futuro dignitoso, ma che continua a non venire retribuito.
A complicare le cose, gli operai si vedono ora costretti a restituire il sussidio di disoccupazione percepito dopo il licenziamento annullato dalla sentenza del tribunale. Da qui la necessità dell’incontro in prefettura e delle istanze che i sindacati cercheranno di far valere. “Cercheremo di ottenere l’apertura degli ammortizzatori sociali- spiega Fortunato Mannino, CISL- vogliamo capire se esiste la possibilità di attivare d’ufficio la cassa integrazione straordinaria, per i 35 dipendenti dell’azienda, ma non solo: vogliamo conoscere la reale situazione della cartiera, la fondatezza delle voci che sostengono l’esistenza di un compratore e, in caso di conferma, sapere a che punto sono le trattative, qual è il piano industriale a cui farà riferimento il compratore e soprattutto quale sarà il futuro degli operai.
Lotteremo perché tutti i dipendenti vengano assorbiti nel nuovo piano industriale ma vogliamo conoscere i tempi e le modalità con cui verrà fatto.” La sentenza del tribunale, come volevasi dimostrare, non è bastata ad arrestare l’esplosione della “bolla” cartiera, gonfiata da anni di crisi aziendale. La presenza dell’amministrazione comunale è cruciale. L’istituzione è chiamata a farsi promotrice presso Provincia e Regione della causa, cercando di risollevare le sorti del comparto industriale in crisi. La provincia conta la presenza di due cartiere, entrambe le industrie risentono della crisi del mercato cartario, ma vanno tutelate in quanto fonte di reddito per tante famiglie e di conseguenza per i paesi dove sorgono.
Si rendono necessarie misure specifiche di contenimento della crisi e strumenti economici mirati. Il problema della cartiera non riguarda soltanto gli operai che ci lavorano ma il benessere economico della società in cui è inserita l’industria.
Val. Seb.