FIERA E TURISMO
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 16/04/2010 19:51:59
Dopo la notizia dell'aumento dei fondi regionali per sostenere la manifestazione “Nitriti di Primavera”, Giovanna Perugini, assessore alla cultura spiega come l'amministrazione ha intenzione di cambiare la tradizionale fiera di maggio, altro elemento che insieme a “Nitriti” svolgerà un ruolo fondamentale nel rilancio turistico del paese. “Abbiamo deciso di fare la fiera all'interno del centro storico- dice l'assessore- per una valutazione maggiore di quella parte del paese e per valorizzare la fiera che negli ultimi anni si è ridotta a poche bancarelle. La fiera di Tuscania ha una tradizione agricola, ora con il cambiamento delle esigenze moderne, vogliamo comunque riprendere quello che significava, con la presenza di stand con i prodotti tipici della tuscia e di artigianato.
Inoltre punteremo molto sulla cultura, con la presenza di Milena Vukotic e la presentazione di opere letterarie. Proporremo diversi eventi concentrati nei mesi di Maggio, Agosto e Dicembre”. Insieme al potenziamento di “Nitriti di Primavera”, rassegna gestita comunque da privati che negli ultimi anni ha portato una grande massa di turisti ed una estrema visibilità al paese, l'amministrazione sta tentando di potenziare anche le “altre” attività del maggio tuscanese con diverse iniziative e il recupero di feste tradizionali come appunto “la fiera”.
Effettivamente negli ultimi anni “il maggio” ha perso il significato simbolico e pratico che aveva in passato, quando Tuscania era semplicemente un paese rurale e vedeva la fiera come unico momento di acquisto e vendita di prodotti e strumenti agricoli. Ora “”l'arte della festa” è un gioco più sottile, che va calcolato seguendo le complesse dinamiche turistiche di cui molto si dibatte in un paese con un alto potenziale di sfruttamento come Tuscania. Questi tentativi da parte dell'amministrazione sono comunque significativi, anche se gran parte dell'opinione pubblica li ritiene “ovvi”, un pensiero popolare comprensibile dato che negli ultimi anni da parte delle varie gestioni comunali che si sono succedute, c'è stato più uno spreco di occasioni che un autentico, concreto impegno nello sviluppo.
Il rilancio del centro storico poi, rientra in un discorso più ampio, strettamente legato ad una più chiara e funzionale gestione dei parcheggi e di limitazione del traffico all'interno del paese. Elemento necessario per un evoluzione turistica e sociale di Tuscania, ma che spesso continua a trovare resistenze nei tuscanesi.
Una serie di fattori che devono quindi incrociarsi e che vanno proposti dall'amministrazione per prima, ma devono anche essere seguiti dai cittadini i quali devono imparare a fare piccoli sacrifici necessari se credono nell'evoluzione del proprio paese.
Stefano Mattei