La previsione è che il pdl perda almeno un milione di voti e che in molte zone del nord, venga superato dalla Lega del Bossi. In effetti, questi leghisti di scandali ne fanno pochi o niente. Se succedesse questo, lo scranno di palazzo Chigi sarà esposto alla bufera, come le foglie secche in autunno sono esposte ai venti di "tramontana".
Gianfranco Fini non vuole fare un altro partito, vuole prendersi il pdl intero. Silvio Berlusconi preferirebbe bruciarla la "sua casa", che lasciarla all'erede "ingrato".
Si risolve tutta qui la prossima tornata elettorale, priva di argomenti, priva di valori e idee, priva di pathos e di fascino. Forse i "due" si stanno litigando qualcosa che non durerà ancora molto ed il vincitore, se ci sarà, porterà a casa una vittoria di "Pirro".
Invece che una tenzone, che una sfida elettorale, sembra una lotteria o un gratta e vinci tra ignobili servitori; mezze tacche, referenti ma più sottotenenti, boiardi di lungo corso. Tutta gente che sta da una parte ma era o poteva stare anche dall'altra,un ceto politico intercambiabile, inossidabile, ineliminabile.
Una attesa di 15 anni, una gestazione lunghissima che alla fine ha partorito meno di un topolino, ha partorito l'aria fritta. Non diamo ancora fiducia per anni a chi non ha fatto nulla per decenni. A parte i propri interessi. Con il naso tappato non si va a votare; si resta a casa per curarsi il naso!
Luigi Cardarelli