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QUARTIERE EX GESCAL: LO SDEGNO DI UN RESIDENTE
Pubblicato da Gabriele Sandoletti in Nuovo Corriere Viterbese • 29/08/2010 09:02:34


Alcune case popolari presenti nel quartiere Ater(ex Gescal), da tempo ormai immemore, riversano in uno stato di incuria e abbandono che ha destato forte preoccupazione tra gli abitanti della zona. Non solo.

Oltre l’apprensione, certamente giustificata, vi è anche la l’indignazione di alcuni residenti che, stanchi di essere privati di un loro diritto fondamentale, cercano di far sentire la loro voce attraverso accese rimostranze con la speranza che il disagio non passi inosservato.

“Basta solamente fare qualche giro attorno al quartiere- dice un inquilino del blocco X del quartiere- per rendersi conto dello stato di degrado in cui si è costretti a vivere, uno spettacolo a dir poco vergognoso. Vi sono interi pezzi di pareti che sistematicamente si sgretolano e che in alcuni casi possono anche mettere a serio repentaglio l’incolumità di noi inquilini. Recentemente infatti,-continua il residente- si è staccato un pezzo di intonaco che è caduto ad appena tre metri da dove mi trovavo io e sempre per lo stesso motivo, l’automobile di una mia vicina ha subito dei gravi danni alla carrozzeria.

Ma i disagi non finiscono qui. D’estate infatti, nonostante il caldo, si è costretti a tenere chiuse le finenstre per l’insopportabile puzza che proviene dalle fogne e che impedisce di dormire durante la notte. Addirittura si nota spesso la presenza di topi che si aggirano indisturbati nei sottostanti garage! Inoltre, in seguito ai lavori effetuati da una ditta edile napoletana la situazione è sensibilmente peggiorata e le conseguenze, ahimé sono allarmanti: le mattonelle del mio terrazzo si stanno staccando e il più delle volte l’acqua piovana penetra dal soffitto.

Durante l’inverno non posso nemmeno usufruire del riscaldamento e ogni anno sono costretto a dover far ristrutturare l’appartamento perché spesso si formano profonde crepe sui muri. E trovo assurdo chi ha il coraggio di dire che queste case potrebbero essere anche acquistate. Tutto ciò è inammissibile.

Circa 300 famiglie sono state abbandonate a questo ignobile stato di incuria e anche l’amministrazione comunale, fino ad oggi, sembra non curarsene.”


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