QUESTIONE SMALTIMENTO RIFIUTI, RISCHIO PAGAMENTI SALATI
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 04/12/2010 03:20:03
Da quanto emerso recentemente, continua a preoccupare la “querelle” con la ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. A quanto pare la questione “blocca” le già povere casse tuscanesi e rischia di “far saltare il banco” di molti comuni della provincia.
Nel 2000 questa ditta ha alzato enormemente le tariffe al tonnellaggio, ma i comuni si sono rifiutati di pagare e hanno continuando con la vecchia cifra. “C'è però stato un lodo e la ditta ha vinto la causa- spiega il consigliere Liberati- ora il comune di Tuscania ha accantonato dei soldi per l'evenienza di un rimborso”.
Le cifre sono molto alte, si parla di centinaia di migliaia di euro, quindi sembra evidente come un eventuale pagamento, può cambiare sensibilmente gli equilibri dei bilanci di molti comuni, in particolare quelli con le casse più vuote come Tuscania. Il vicesindaco Staccini, a quanto pare, sta cercando di agire in provincia e insieme agli altri comuni per tentare di risolvere una difficile situazione.
“I comuni si costituiranno parte civile tutti insieme- ha dichiarato Staccini all'ultimo consiglio- è chiaro che queste cifre possono mettere in difficoltà molti”. Tuscania, attraverso l'ufficio tecnico, si sta cautelando nell'evenienza di un pagamento “mettendo- come ha dichiarato l'assessore Fiorini- i soldi nel ciprignolo (salvadanaio)”.
E' evidente come, anche in caso di un esito positivo, questo problema tende a congelare i fondi che potrebbero essere destinati a importanti opere di interesse pubblico. La minoranza, in questo caso specifico, è favorevole alle azioni dell'amministrazione per difendere gli interessi comuni, ma esprime alcune riserve. “Speriamo che vada bene- dice Liberati- pagare di meno sarebbe molto importante, ma è estremamente difficile considerando che esiste una sentenza.
Certo dobbiamo valutare se è il caso di proseguire, perché in questo modo potremmo rischiare anche di perdere tempo e ulteriore denaro in spese legali”.