Italo Balbo e Roberto Farinacci condizionarono molto di più il Duce, di quanto Sandro Bondi e Italo Bocchino(semplici sottotenenti) potrebbero condizionare Berlusconi e Fini.Balbo semmai, si sentì servitore di una causa, di un ideale, non certo di Mussolini.
Cantava Giorgio Gaber che "la libertà è partecipazione", però Berlusconi e Fini non la pensano allo stesso modo.Per loro la libertà è farci scegliere fra Pinco e Panco, fra Cicio e Ciacio, tra Mastella e Fitto.Non è libertà poter decidere se morire con il veleno o la roulette russa, con la corda o con il gas.
Questa che ci viene propinata non è "freedom" ma televoto da festival di Sanremo o da "isola dei famosi".Libero è un popolo che influisce sulle scelte e che partecipa alle decisioni politiche, che sa di "contare" e non che viene ripetutamente ed inutilmente "contato".
Più che delle penose frasi di ispirazione craxiana tipo"la democrazia ha un costo", il popolo rammenti il motto dei padri fondatori americani"the freedom is not free".
La libertà non è gratis