L'assessore Paolo EquitaniScatta il piano di Provincia e Comuni, aspettando la messa a norma degli impianti idriciUna fontanella con filtri speciali ogni 2500 abitanti; divieto di uso dell'acqua per scopi alimentari; interventi di messa a norma degli impianti idrici. Sono gli interventi a breve e medio termine annunciati oggi dall'assessore all'Ambiente della Provincia di Viterbo Paolo Equitani per affrontare l'emergenza arsenico, presente nell'acqua in numerosi comuni della Tuscia a dosi superiori a quelle consentite (dai 20 ai 50 milligrammi per litro contro i 10 milligrammi recentemente fissati dall'Unione Europea).
I provvedimenti sono stati decisi nel corso di una riunione cui hanno preso parte alcuni sindaci, i rappresentanti della Asl e della Talete, la società pubblica incaricata dell'approvvigionamento idrico.
«Con le fontanelle - spiega Equitani - i cittadini avranno la possibilità di rifornirsi di acqua potabile. Nel frattempo saranno predisposti i necessari interventi di messa a norma degli impianti idrici per far sì che l'acqua possa quanto prima corrispondere ai parametri fissati dall'Europa».
Ad avviso dell'assessore, i problemi maggiori riguarderanno i comuni che hanno concentrazioni di arsenico comprese fra i 20 e i 50 microgrammi. «In questi casi - ha spiegato - si dovrà discutere anche dei provvedimenti da adottare a tutela della salute dei cittadini vietando l'uso dell'acqua per tutti quegli scopi non più consentiti. Diversa invece la situazione nei comuni in cui l'arsenico va da 10 a 20 microgrammi, nei quali si potrà continuare a utilizzare l'acqua per gli scopi più comuni»