Avere la “puzza sotto il naso” generalmente è una metafora usata per indicare una persona altezzosa, superba. Nel nostro caso la “puzza sotto il naso” è reale, è quella che molti cittadini di Tuscania sentono e mal sopportano, cerchiamo di fare il punto.
Il problemaE’ stata una estate calda, e tanti cittadini di Tuscania oltre a soffocare per la fisiologica afa stagionale, hanno dovuto convivere obtorto collo con l’ennesima ondata di puzza nauseante e insopportabile, proveniente dal centro di compostaggio situato nella zona del Fontanile delle donne.
Che hanno fatto gli amministratori nel passato…Per le legittime proteste civili, all’epoca dell’ insediamento di tale centro, alcuni amministratori, non potendo negare la concessione perché di competenza provinciale, diligentemente andarono a controllare in altri stabilimenti analoghi, le procedure lavorative e le conseguenze sull’ambiente circostante. Tornarono dando ai cittadini risposte rassicuranti, in quanto le due centrali di compostaggio visitate nel nord Italia si trovavano addirittura all’interno di centri abitati.
Visitati altre realtà, non ci sarebbero stati problemi…..Riferirono quindi , perché testimoni diretti, che le concessioni alle centrali di compostaggio includevano ampie garanzie per la salute e la qualità di vita dei residenti e che la legge in materia, evidentemente, impone protocolli di lavorazione del materiale e controlli tali, da rendere impossibili fughe o esalazioni di alcun genere.
E invece…..Crediamo quindi che sia più che legittimo supporre, visto il diffondersi frequente e sistematico di un tanfo nauseabondo fin dentro il paese, che la centrale di compostaggio di Tuscania forse disattende i protocolli stabiliti e le disposizioni di legge.
La puzza c’è….Per tutte quelle famiglie che subiscono le folate maleodoranti del centro di compostaggio, non c’è riparo neanche barricandosi dentro casa. La puzza invade tutto causando talvolta conati di vomito e bruciore alla gola.
Questa puzza, farà male..??Chi pensa che, a causa di questa esposizione, non ci sono conseguenze per la salute e per la qualità di vita dei cittadini esposti forse è in errore. Chi ci può garantire che ciò che inaliamo sia innocuo? Da anni, tantissime persone, periodicamente, più spesso nei week end e durante l’estate, diventano ostaggio di effluvi che condizionano e stravolgono la vita quotidiana.
Serve chiarezza…Queste condizioni di vita non sono accettabili, è arrivato il momento di fare chiarezza e di stabilire alcuni punti fermi che risolvano per sempre questo problema largamente sofferto dai tuscanesi.
L’amministrazione, può fare chiarezza..??Per fare chiarezza crediamo sia opportuno che l’amministrazione, anche se non dovesse avere gli strumenti per intervenire, magari tramite il responsabile della sanità con un comunicato, potrebbe fare il punto della situazione e informare i cittadini su:
a) quali sono le leggi e le normative che regolano questo settore,
b) a quali controlli è soggetta questa attività e se in questi anni ne sono stati fatti ed eventualmente che esito hanno avuto,
c) a quali negligenze e conseguenti sanzioni la stessa attività può essere o è stata soggetta.
I cittadini devono essere tutelati…Su queste informazioni credo sarà possibile stabilire se potranno essere raggiunti i due obiettivi fondamentali:
1) la puzza deve sparire su tutto il territorio di Tuscania;
2) qualora in futuro i cittadini segnalassero il ripetersi del fenomeno, si metteranno in moto immediatamente i dispositivi di controllo e repressione del fenomeno.
Su queste premesse, si è già costituito spontaneamente un nutrito comitato di cittadini che non vuole più consentire ad un'unica attività economica di condizionare la vita a mezzo paese, che è pronto a mettere in atto tutto il possibile per porre fine a queste fastidiose ed insopportabili esalazioni.
Il nascente comitato con la “puzza sotto il naso”