CARTIERA: FALLITO L'ACCORDO
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Valeria Sebastiani in
Nuovo Viterbo Oggi 15/02/2010 21:08:49
Fallito miseramente anche il tentativo di ieri mattina per mettere la tanto attesa parola ‘fine’ al caso Cartiera. Non è bastata nemmeno la presenza del prefetto Arrone, al cui cospetto si è tenuto, in Prefettura, l’incontro tra amministrazione della Cartiera ed operai licenziati nel corso di uno sciopero, per riportare la serenità nel clima di tensione che si è instaurato a Tuscania.
E dire che l’incontro di ieri mattina doveva essere una pura e semplice formalità per ufficializzare quanto si era già detto lo scorso venerdì, sempre in Prefettura, quando la Sig. ra Olena Zarikhova, attuale gestore della Cartiera, aveva proposto tramite avvocato un comunicato di intenti agli operai che comprendeva ritiro dei licenziamenti e rateizzazione di alcuni pagamenti.
Il comunicato era stato accolto con la massima apertura sia dagli operai che dalle organizzazioni sindacali che hanno seguito per intero l’intricata vicenda e l’incontro di ieri avrebbe dovuto essere una formalità per ufficializzare il tutto. La nuova decisione dell’Azienda, che in sole tre notti ha ritrattato l’intero comunicato d’intenti, ha lasciato tutti i presenti di stucco ad iniziare dal Vicesindaco Roberto Staccini.
“Siamo ritornati al punto di partenza- commenta Staccini che tutto avrebbe pensato fuorchè di riportare a casa l’ennesimo ‘due di picche’- ma non intendiamo abbandonare la situazione. Sia il futuro degli operai che quello dell’Azienda sono tra le priorità dell’amministrazione comunale e faremo tutto quello che è in nostro potere per far si che entrambe le personalità siano tutelate.
”E proprio sull’interesse dell’amministrazione punta Fortunato Mannino, rappresentante CISL. “ Posso tranquillamente affermare- sostiene Mannino- di aver mantenuto una posizione di massima apertura,insieme agli altri sindacati presenti all’incontro(CGL, UG),nei confronti dell’azienda accettando tutte le richieste, dalla cassa integrazione straordinaria alla rateizzazione dei pagamenti, avanzate agli operai.
Non intendiamo più proporre occasioni d’incontro all’Azienda ma qualora dovesse tornare sui propri passi rimarchiamo la decisione di essere sempre disponibili ad un nuovo tavolo di confronto. E’ a questo proposito che auspichiamo un ulteriore tentativo o intervento da parte dell’amministrazione comunale per far si che i licenziamenti vengano infine ritirati.
” Mannino si chiede come sia possibile che un azienda che sostenga di voler continuare a rimanere sul mercato possa rifiutare gli ammortizzatori sociali e soprattutto possa permettersi di farlo senza operai: chi lavorerà alle commesse necessarie perché l’attività lavorativa compensi la crisi economica?
E’ una domanda che a Tuscania si fanno in molti perché la coscienza civile in questi giorni si è risvegliata ed ormai è l’intero paese a non accettare la possibilità che l’unica, grande e storica azienda esistente sul territorio vada alla malora insieme al destino delle trenta famiglie di operai rimasti senza lavoro perché scioperavano nel loro pieno diritto. Intanto gli operai hanno presentato il loro ricorso al giudice del lavoro, motivazione: licenziamento per ingiusta causa. La conclusioine è ancora lontana!
Valeria Sebastiani