ANCORA PROBLEMI A SCUOLA
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 28/01/2010 13:40:21
Sono ancora gravi i disagi per i bambini del comprensorio scolastico, soprattutto a causa degli spazi ristretti. I problemi, che continuano da qualche tempo, sono stati provocati dallo spostamento dei ragazzi delle scuole medie a causa dei lavori in corso nell'edificio adiacente alle “scuole elementari”, che attualmente vede convivere appunto elementari e medie.
Questo spostamento ha costretto due sezioni dell'asilo, che stavano in quella struttura, ad accorparsi con le altre presso “la Gescal” creando notevoli disagi.
”Da due anni siamo tutti insieme- dice una maestra della materna- e due sezioni unificate devono mangiare nelle stanze dove lavoriamo, inoltre quando i bambini sono nel giardino è estremamente difficile seguirli a causa del loro numero eccessivo”.
Problemi di spazio anche per i ragazzi di elementari e medie che sono costretti a spartirsi l'area per le ore di “educazione motoria” in un posto chiamato “locale adibito a palestra”, quindi distante per definizione dalla natura che gli è stata attribuita. Massimiliano Dezi, come ex assessore e professore che ha lavorato nella struttura, descrive una situazione difficile che conosce bene.
“Il numero degli studenti è elevato rispetto agli spazi- dice- maestre e alunni stano stringendo i denti in quanto questa dovrebbe essere una situazione momentanea, ma speriamo che l'amministrazione stia seguendo i tempi dei lavori e si faccia sentire per risolvere questi problemi”.
Più fiduciosa la posizione del presidente del consiglio comunale con delega all'istruzione Franco Ciccioli. “Questo spostamento è stato necessario- dice Ciccioli- perché l'edificio che ospitava le scuole medie non era agibile, ma la fine dei lavori è prevista intorno ad agosto, potendo così garantire un ritorno alle condizioni normali per l'inizio del prossimo anno scolastico”. Il presidente del consiglio comunale è anche ottimista sul rispetto dei tempi di consegna.
“La ditta incaricata- conclude- si è impegnata per quella data, stiamo seguendo i lavori che procedono regolarmente e possono slittare massimo per i trenta giorni previsti dalla legge, ovviamente se questo non accadrà prenderemo i provvedimenti necessari”. Maestre e ragazzi devono quindi attendere il prossimo anno per riprende un normale svolgimento della vita scolastica e continuare a convivere con tutti i problemi contingenti al comprensorio che, a detta di molti, superano quelli evidenti degli spazi.
Stefano Mattei