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NITRITI DI PRIMAVERA 2010
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 16/04/2010 19:36:51


Occasione di sviluppo per tutta la città

Nel corso di questi anni “Nitriti di primavera” è cambiata. E per fortuna in modo positivo. Si è evoluto il concetto stesso della manifestazione, il formato e il modo in cui viene costruita. La fiera si è spostata dal circoscritto mondo degli amanti dei cavalli, per proporsi ad un più vasto pubblico affascinato dallo stile di vita all’aria aperta, dai contesti scenografici dell’ allestimento, alle proposte culturali, alle relazioni sociali e di comunicazione tra diverse, generazioni e culture.

Questo positivo riposizionamento è avvenuto con una velocità incredibile. La validità della proposta ha ottenuto gli stessi patrocini delle grandi fiere nazionali. Adesso però da questi successi Tuscania deve saper cogliere le occasioni di sviluppo che possono conseguire per l’intera città. La fiera deve superare i confini degli spazi espositivi e dei campi di gara per aprirsi e integrarsi con i luoghi del paese.

La fiera, oltre alla necessaria e indispensabile qualità del progetto e dei prodotti presentati, ha bisogno di un rapporto strategico e intenso con la città. Fiera e Tuscania rappresentano due facce della stessa medaglia, complementari e bisognose l'una dell'altra per garantirsi il reciproco successo. Bisogna studiare un progetto capace di seminare la fiera nella città. Come succede per i grandi eventi nazionali ed internazionali “Nitriti di primavera” deve entrare anche nei negozi, negli showroom, nelle gallerie e nei luoghi storici dell’area urbana.
L’obiettivo di coniugare l’idea vincente di un evento di successo allo sviluppo complessivo della città ha già avuto successo in altri importanti città. A Firenze ad esempio o a Milano. Decisiva è stata la disponibilità da parte di tutti i soggetti, comune, soprintendenze, privati, commercianti, ecc. ad accettare trasformazioni temporanee di spazi generalmente adibiti ad altri scopi. L'interscambio, il corto-circuito, l'ibridazione intelligente tra contemporaneità e tradizione, tra nuovo e antico, tra design e artigianato, tra idee diverse di bellezza ha sviluppato un modello che il Sistema Italia potrebbe adottare per la promozione internazionale delle sue città e del suo Made in Italy.

Un altro esempio è fornito dal Salone del Mobile, durante il quale la città di Milano si trasforma. Il fuorisalone è diventato uno strumento di promozione sia per la fiera, sia per la città. Si è creato così un circolo virtuoso, attraverso una valorizzazione di tutte le componenti del sistema-moda e attraverso modalità di animazione della città, che dovrebbe essere imitato e preso a esempio anche in altre occasioni.

Un altro buon esempio di come fare sistema sull'attività della città di Milano, sulla collaborazione tra Enti organizzatori, sul concetto di fiera che si allarga aldilà del recinto fieristico è l'iniziativa Milano Unica, nome che è sinonimo di singolarità, esclusività, unificazione.

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