CARTIERA: LUNEDI' INCONTRO AZIENDA - OPERAI - SINDACO
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 11/01/2010 17:55:53
Oggi (lunedì 11/01/2010) nelle sale del Comune avverrà l'incontro decisivo tra i rappresentati sindacali degli operai della “cartiera”, la Zharikova, come esponente della dirigenza dell'azienda e il sindaco Massimo Natali nel ruolo di mediatore e supervisore della seduta. Una riunione a porte chiuse dove è in gioco il futuro dell'unica fabbrica del paese e il destino di molte famiglie di tuscanesi.
Il Sindaco sembra comunque ottimista. “Giovedì abbiamo aperto il tavolo delle trattative- ha dichiarato - e abbiamo quasi formalizzato la revoca del licenziamenti per tutti gli operai, oltre una programmazione per il futuro della “cartiera” attraverso la definizione della cassa integrazione di molte maestranze e il pagamento delle mensilità arretrate attraverso un piano di rientro”. Una dichiarazione questa, che ripercorre brevemente tutte le questioni principali che hanno portato la contesa all'asprezza degli ultimi tempi e che ha fatto temere non solo gli interessati che rischiavano il posto di lavoro, ma anche tutti i cittadini sul futuro dello stabilimento.
Oggi, come detto, potrebbe esserci finalmente la concretizzazione degli intenti espressi nell'ultima seduta, che ancora non soddisfano soprattutto i sindacati. Miranda Perinelli, segretaria provinciale della Cgl era stata estremamente chiara dichiarando che “fino a una formalizzazione le intenzioni positive sono solo parole”. L'opinione pubblica è dunque curiosa di vedere se la giornata odierna riuscirà a far chiarezza sul destino della “cartiera”.
Come ha ripetuto Massimo Natali: “Voglio essere fiducioso per il momento, per la quasi certa revoca dei licenziamenti, ma è ancora insicuro il futuro dell'azienda, per il quale serve la disponibilità e soprattutto la responsabilità di entrambe le parti, dato che senza una stabilità di produzione a lungo termine ogni intervento per risolvere i problemi attuali, come il pagamento delle mensilità arretrate, potrebbe risultare vano se la fabbrica nel futuro prossimo è costretta a chiudere per mancanza di fondi”