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Patto per Tuscania: IL CENTRO ABITATO VA CHIUSO AL TRAFFICO PESANTE
Pubblicato da Patto per Tuscania in Articoli Toscanella • 22/08/2010 06:50:59
“Abbiamo apprezzato gli impegni che la Provincia si è assunta, anche in virtù dei buoni uffici dei consiglieri provinciali tuscanesi Fabio Bartolacci e Roberto Staccini, sui temi della viabilità a Tuscania.

Allo stesso modo siamo grati al vicepresidente Equitani e all’assessore ai Lavori pubblici, l’amico GianMaria Santucci, per la disponibilità mostrata. Ma quelli individuati sono interventi che hanno bisogno di tempo e di risorse economiche la cui consistenza, come tutti sappiamo, è molto ridotta, o, addirittura, va reperita. Il problema dei rischi connessi al traffico pesante nel centro abitato di Tuscania e nelle strade limitrofe è invece di stringente attualità, e chiede una assunzione di responsabilità che il sindaco Natali e la sua amministrazione mostrano ancora una volta di voler eludere, rimandando la soluzione dei problemi alla realizzazione di opere la cui fattibilità è di là da venire, o a improbabili coinvolgimenti del prefetto, incompetente in materia.

Ribadiamo, quindi, che l’unico provvedimento ad oggi attuabile è la chiusura dell’abitato di Tuscania al traffico pesante, per evitare di continuare a esporre i cittadini e le infrastrutture ai pericoli e al deterioramento che tale situazione propone quotidianamente.

Continuiamo a pensare che serva una misura drastica, e in questo senso siamo pronti a fare la nostra parte, appoggiando, in consiglio comunale, l’eventuale delibera di chiusura presentata dalla maggioranza temiamo, però, che il primo cittadino non abbia alcuna intenzione di procedere in questo senso, e il fatto che prosegua nelle sue tecniche dilatorie, proponendo improbabili varianti (vedi tratto Sughereta-Vetrallese) o altre ipotesi, di cui non esistono nemmeno i progetti esecutivi, la dice lunga.

Ad oggi, l’unica opera fattibile è la rotatoria a piazzale Trieste, area nel degrado più completo, finanziata ai tempi dell’amministrazione Cappelli, la cui realizzazione, per altro, non può essere rinviata alla prossima primavera.

Accanto a ciò, occorre ridurre i limiti di velocità sulla Tarquiniese, la cui sede stradale regge a fatica il passaggio contemporaneo di due mezzi pesanti. Si tratta, comunque, di interventi dall’efficacia limitata: l’unico rimedio, se non si vuole continuare a mettere in pericolo l’incolumità dei tuscanesi, e a sottoporre le infrastrutture ad un rapido e deleterio deterioramento, è la chiusura al traffico dei mezzi oltre un certo tonnellaggio.
E’ questo un provvedimento che richiede coraggio, non solo già adottato in passato a Tuscania, ma attualmente in vigore in centri che hanno problemi analoghi.

Del resto, per amministrare servono coraggio e determinazione, altrimenti è meglio passare la mano.
Un'ultima annotazione infine, sul sarcasmo da bar, (dove sembra aver trasferito la sede comunale), con il quale il sindaco ha tentato di rispondere alle nostre sei domande sulla Sagra del Baccalà e sui molti punti oscuri che hanno caratterizzato la manifestazione.
Forse il primo cittadino non ha ben compreso che essere informato sui guadagni di una associazione che organizza una manifestazione in paese, occupando spazi pubblici, e sulla percentuale dei proventi che questa dichiara di destinare in beneficienza, è un suo preciso dovere, e non una semplice curiosità; così come è un suo obbligo conoscere il regime fiscale, e se e come pagano le tasse, soggetti in rapporti con il Comune.

Allo stesso modo, incontrare i commercianti è un suo compito istituzionale, non una concessione. Ma tant’è, purtroppo questo sindaco ha mostrato in più occasioni di avere una cognizione molto nebulosa del ruolo svolto.

Quanto alle nostre sei domande, saranno argomento di una interrogazione in Consiglio comunale, alla quale qualcuno dovrà, prima o poi, rispondere. Vedremo, allora, quanto sarcasmo rimarrà al sindaco.
Patto per Tuscania


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