Il 10 Luglio verrà aperta ufficialmente la necropoli etrusca dell'Ara del Tufo. Una delle molte iniziative estive portate avanti con successo dalla cooperativa Curunas. “Ci tengo a precisare- dice Luciana Franci, presidente della Curunas- che la ripulitura dell'area e' stata fatta dai volontari del Gat, questo per me e' motivo di orgoglio, in quanto dopo anni di liti tra associazioni, siamo riusciti a ricucire un rapporto di collaborazione e cammino insieme.
Dobbiamo anche ringraziare ditta Basili Enrico che ha sistemato gratuitamente la strada di accesso. Vorrei che questo lavoro fosse un esempio per tutte le altre associazioni solo insieme si può fare qualcosa, e non sparpagliando le forze e i soldi”.
Un intesa importante questa tra la Curunas e il Gruppo Archeolgico Tuscanese, perché negli ultimi anni il paese ha subito le divisioni interne tra i tanti gruppi impegnati nel settore, vanificando i singoli sforzi e non sfruttando a pieno l'enorme potenziale che il paese dispone.
Questa “guerra” ha caratterizzato lo scenario turistico-archeologico di Tuscania e con il succedersi delle amministrazioni, sono stati presentati diversi progetti di riunificazione, ma è sempre mancato qualcosa affinché si riuscisse in un progetto comune.
Una situazione inevitabile a causa di un incredibile numero di associazioni, per un paese della grandezza di Tuscania e soprattutto per una serie infinita di lotte interne e di personalismi che hanno reso impossibile una coordinazione degli intenti.
Diverse le critiche anche alle amministrazioni che sono state incapaci di funzionare da “guida” in questo percorso, ma effettivamente comprendere e agire in questo contesto è, ed è stato, estremamente difficile per chiunque.
Ora questa iniziativa “autonoma” di Curunas e Gat con il sostegno di questa ditta privata, ha immediatamente prodotto l'apertura al pubblico di Ara del Tufo, un risultato importante che i cittadini sperano non rimanga un esempio isolato.
Stefano Mattei